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    E VAI SUL CARRO DEL VINCITORE! - A RANIERI ORMAI MANCA SOLO DI ESSERE CANDIDATO AL COLLE - IL PANAMENSE MONTEZEMOLO ARRUOLA ‘KING CLAUDIO’ COME TESTIMONIAL DI 'ROMA 2024': “È UN ITALIANO VINCENTE”


     
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    Matteo Pinci per “la Repubblica - Roma”

    RANIERI MALAGO RANIERI MALAGO

     

    Che rumore fanno i cinque cerchi? Forse, un familiarissimo “Dilly ding, dilly dong”. In attesa d’incassare l’appoggio politico del futuro sindaco (chiunque sia), la candidatura di Roma Olimpica ha scelto il suo primo testimonial. Uno dei volti dell’Italia che vince all’estero, come piace ricordare al presidente del Comitato promotore Luca Montezemolo: quello di Claudio Ranieri.

     

    Chi meglio di un italiano, anzi un romano di San Saba con radici antiche a Testaccio, che ha messo in ginocchio l’Inghilterra tutta prendendosi con il piccolo Leicester la Premier League, forse non il campionato più bello ma certamente il più ricco? Chi meglio del Cenerentolo di Sua Maestà per solleticare le fantasie dei membri Cio, nella corsa ai Giochi del 2024, l’uomo che ha regalato un sogno a tutti gli appassionati di football, non solo del Regno? E che ora è pure diventato simpatico, grazie al “dilly ding, dilly dong” che ispira i canti con cui si festeggia a Leicester.

     

    RANIERI MONTEZEMOLO RANIERI MONTEZEMOLO

    «Claudio lo conosciamo come tifoso e cliente Ferrari, ma sarebbe un importante testimonial delle Olimpiadi a Roma», annunciava ieri Montezemolo dal Salone del Coni, dando una veste d’ufficialità a quella che voleva apparire una semplice proposta. «È romano di Roma, è un grande uomo di sport e, terzo punto, è un italiano vincente». E la parola, “vincente”, è particolarmente cara alla coppia Malagò-Montezemolo.

     

    KING RANIERI KING RANIERI

    Ranieri, per nulla sorpreso, rispondeva con un sorriso e un cenno del capo che non necessitavano di spiegazioni. «Per gli italiani è importante credere in sé stessi e rappresentare l’italianità, per questo l’ipotesi mi lascia tranquillo. Semmai mi inorgoglisce », ammetteva poi al “Processo del Lunedì”.

     

    Montezemolo non vuole una squadra, ma un dream team di testimonial. Non a caso ha già proposto di salire sul carro pure a un altro romano di cui, in questi giorni, parla tutto il mondo: Francesco Totti.

     

    E altre cartucce gliene offriranno le medaglie azzurre ai prossimi Giochi di Rio: «Ranieri fa parte di quella lista di grandi atleti che nei prossimi giorni rappresenteranno la candidatura», la sua unica concessione. Intanto Ranieri si gode la Palma d’oro, onorificenza che prima di lui il Coni aveva concesso nel calcio al solo Marcello Lippi, e il premio Bearzot, a cui qualcuno cerca anche di paragonarlo, che gli ha consegnato ieri Montezemolo.

     

    TAVECCHIO TAVECCHIO

    E, per non farsi mancare nulla, pure la proposta a distanza (ravvicinata) di panchina dell’Italia: «Auguro a Claudio di vincere un Mondiale con gli azzurri», il messaggio di Tavecchio. «Lui dopo Conte? Pensiamo a tante cose, ma togliergli la prospettiva di vincere lì è complicato». Segno che, se discorso c’è stato è già naufragato. Meglio il carro Olimpico. A prestarci attenzione, già potete sentirlo arrivare: “Dilly ding, dilly dong”.

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