Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
rupert frere royal air force
L’intento era lodevole, il risultato forse un po’ meno. La leggendaria Raf, la Royal Air Force, ossia l’aviazione militare britannica, è finita nella bufera perché si è scoperto che portava avanti una «discriminazione positiva» ai danni dei maschi bianchi: in pratica, pur di arruolare più donne e persone di colore, finiva per bocciare i candidati troppo pallidi e di sesso maschile, anche se erano i più qualificati.
jet typhoon della royal air force
Una politica che, secondo il presidente della Commissione Difesa di Westminster, Tobias Ellwwod, rischiava di avere «un impatto materiale sulla performance operativa della Raf»: in altre parole, di minarne la capacità di combattimento. Addirittura, la persona preposta al reclutamento, che pure era una donna, la capitana di squadrone Elisabeth Nicholl, si è dimessa per il suo disaccordo con queste pratiche, dopo aver identificato almeno 160 casi di discriminazione ai danni di maschi bianchi. […]
Tobias Ellwwod