urbano cairo
1 - BORSA: RCS APRE A +16% DOPO RILANCI CAIRO E CORDATA BONOMI (RCOP)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Rcs Mediagroup ha aperto le contrattazioni in deciso rialzo dopo che venerdi' sera sono arrivati i rilancio di Urbano Cairo e della cordata guidata da Andrea Bonomi. I titoli del gruppo editoriale salgono del 16,5% a 0,9925 euro, con un massimo toccato a 0,996 euro, quando il Ftse Mib e Ftse All Share guadagnano lo 0,7%. Il rilancio di Cairo ha aumentato il rapporto di concambio a 0,18 azioni Cairo per ogni azione Rcs piu' un importo in denaro pari a 0,25 euro per ogni azione Rcs, per una valorizzazione del titoli Rcs pari a 1,0402 euro.
urbano cairo diego della valle
La cordata formata da Bonomi, Mediobanca, Unipol, Pirelli e Diego Della Valle ha invece rilanciato portando il prezzo dell'offerta a un euro per azione Rcs. Questa mattina, intanto, e' stato precisato che Intesa Sanpaolo si e' impegnata a organizzare, sottoscrivere e concedere integralmente a Cairo Communication, in caso di esito positivo dell'Offerta pubblica di scambio su Rcs, un finanziamento revolving per un importo complessivo di 140 milioni di euro.
2 - RCS AL RUSH FINALE
Marcello Zacché per il “Giornale”
andrea bonomi
Su Rcs da oggi si fa sul serio. Ed entro cinque giorni si saprà in quali mani finirà il gruppo editoriale del Corriere della Sera. Da un lato Urbano Cairo offre agli azionisti Rcs di diventare soci della Cairo Com, offrendo 0,18 titoli della sua società più 0,25 euro in contanti (totale: 1,04 euro); dall' altro la International Media holding (Imh, composta da Andrea Bonomi con Mediobanca, Pirelli, Unipol e Della Valle) offre ai soci Rcs un euro per cedere le loro azioni e dedicarsi ad altro.
L'operazione, a questi prezzi, valuta Rcs 520 milioni: più del doppio di quanto non valesse tre mesi fa, proprio per l' effetto di offerta (prima quella di Cairo) e controfferta (dei vecchi soci affiancati da Bonomi). Effettuato il sorpasso sull' Espresso (che vale 300 milioni in Borsa) e su Mondadori (250). Comunque sia non si tratta di un' operazione gigante. Siamo nell' ambito delle cosiddette «midcap». Tuttavia chi vince si porta a casa il Corriere, vale a dire il primo quotidiano italiano nel mondo, con tutto il peso politico ed economico che può comportare.
andrea bonomi
Per questo venerdì sera la suspense ci sarà davvero. Anche perché la Consob deve decidere una cosa non da poco: ci sarà un solo vincitore che prende tutto, o entrambi i contendenti potrebbero restare soci di Rcs?
Il tema si pone qualora nessuna delle due parti superasse il 50% del capitale. In questo caso Cairo ha dichiarato di essere interessato anche al 35%; mentre Imh (che punta al 66,6%) si accontenterebbe anche del 30%. Ma la soglia di «riserva» si intende - e questo è il punto su cui Consob si deve esprimere - in caso di controllo di fatto della società.
logo intesa san paolo
Dunque, se una cordata dovesse avere meno del 50 e l' altra comunque più del 30, sarebbe difficile che la seconda possa restare in gioco, perché non rispetterebbe la condizione di poter comandare. Dovrebbe allora scattare, questa è l' ipotesi più verosimile, la facoltà per chi ha consegnato le azioni al «perdente» di girarle al vincitore, entro una settimana. Se così sarà, venerdì sera si conoscerà il nuovo padrone di Rcs.
diego della valle corriere
Ma oggi è importante vedere come reagirà il mercato. Il faro è sul titolo Cairo, che venerdì ha chiuso a 4,38: delle sue quotazioni dipende la valutazione dell' Opas di Cairo, perché una parte (0,18 azioni) dipende appunto dal valore di Borsa dei titoli Cairo Com. E su questo è in corso una vera e propria battaglia tra i contendenti. Dal fronte Bonomi-Mediobanca filtra la convinzione che, dovendo Cairo pagare cash tra i 60 e i circa 95 milioni (nell' ipotesi di adesioni che gli permettano di stare tra il 50 e il 75% del capitale Rcs) allora il titolo dovrebbe perdere in Borsa l' equivalente della minore cassa utilizzata per pagare i soci, che oggi ammonta a circa 100 milioni. Ma questa interpretazione non tiene conto che la società avrebbe sì meno cassa (o più debito, se utilizzasse la linea messa a disposizione da Intesa di 130 milioni), ma si troverebbe in pancia il controllo pieno di Rcs. E del «Corriere».