FAUSTO & FURIO
Marco Giusti per Dagospia
“Daje! Nun potemo perde!”. “Tutta colpa della pompetta cccii… cccitua!”. Brrrumm!!! Brrrumm! Altro che Spider Man e Guerra delle Scimmie, il vecchio spirito trashione mi porta alla visione di questo Fausto e Furio interpretato dalla coattissima coppia comica romana Enzo Salvi – Maurizio Battista, già rodato nel forse più scatenato Una cella per due.
FAUSTO & FURIO
Ma in questo film diretto da Lucio Gaudino, pronto a ogni tipo di genere, ma non proprio adattissimo alla commedia, l’idea della parodia della saga Fast&Furious è già affascinante, anche se si limita al fatto dei due comici che ereditano un’autofficina e alla gara finale che vedrà i due gareggiare per centomila euro contro due ragazze anche più coatte di loro nell’hinterland napoletano.
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Insomma, va bene lo stesso, anche perché è ovvio che non si possa competere con il cinema americano, inoltre coi due ci sono il grande Salvatore Misticone, già Scapece, come il meccanico Tonino, l’unico che sappia come aggiustare una macchina, lo Stefano Ambrogi già “Cozzaro Nero” per Verdone, in un ruolo di assistente del cattivo, l’immancabile Ernesto Mahieux, come boss del napoletano, “O’ mastino”, che vuole indietro dai due centomila euro che i loro genitori gli hanno soffiato.
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Anche se, magari, ci potevano essere maggiori situazioni di parodia della serie, o maggiori scivolamenti nel trash, ma il serpente nel cesso mentre Enzo Salvi sta sulla tazza fa ridere, il film non è male, e non si capisce il disastro al box office. Quello che rimane un mistero invece, è perché l’azione, da Roma, anzi da Ostia, sia stata spostata nel napoletano, così da deviare il naturale corso del film. Né il percorso tortuoso del film, girato già da parecchio tempo e tenuto nel cassetto. Tutta colpa dell’estate. Ma due risate si fanno.
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