Estratto dell’articolo di Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
NAPOLI RIVOLTA REDDITO
Per questa volta i disagi maggiori li ha subiti il traffico cittadino, ma i segnali che arrivano dalla manifestazione organizzata ieri a Napoli contro l’abolizione del Reddito di cittadinanza lasciano prevedere che si va incontro a un periodo a forte rischio di tensioni sociali.
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Almeno 500 persone si sono radunate nelle prime ore della mattinata in piazza Garibaldi, e da lì hanno improvvisato un corteo verso via Marina. Probabilmente l’idea iniziale era di raggiungere nuovamente gli uffici Inps della non lontanissima via De Gasperi, ma poi i piani sono cambiati. I manifestanti si sono diretti verso l’imbocco dell’autostrada, dove hanno però trovato un cordone di polizia che ha impedito loro di proseguire. Ci sono stati momenti di tensione, ma niente più di qualche spintone e brevissimi tafferugli. Quindi risulterebbe improprio e esagerato parlare di incidenti.
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Alla prova di forza — che sarebbe stata senz’altro fallimentare perché lo schieramento del reparto mobile era imponente sin dall’inizio del corteo — i manifestanti hanno preferito l’azione estemporanea, spostandosi oltre la rampa di accesso al raccordo autostradale e raggiungendo un punto dove era possibile scavalcare una ringhiera e oltrepassare, senza forzarlo, il blocco della polizia.
Ovviamente non tutti quelli che avevano sfilato in corteo hanno partecipato al blitz, ma un centinaio di persone sono comunque riuscite a passare e, seppure soltanto per una trentina di minuti, anche a bloccare il traffico verso le autostrade. Il presidio è stato poi rimosso, anche grazie al dialogo tra i partecipanti e i funzionari della questura che hanno seguito la manifestazione, e il corteo si è rimesso in movimento per tornare là da dove era partito. Fino a sciogliersi definitivamente dopo una ulteriore sosta in piazza Garibaldi.
scontri alla manifestazione per il rdc a napoli
(...) A Napoli il numero di percettori è da sempre tra i più alti d’Italia, e quindi anche il numero degli sms inviati dall’Inps è particolarmente elevato. Si calcola che tra luglio e agosto siano state oltre ventiseimila le famiglie che hanno ricevuto la comunicazione relativa all’interruzione dell’erogazione mensile. Manifestazione anche davanti alla sede Inps di Cosenza, altra città dove alto è il numero di quanti devono dire addio alla misura.
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Sulla manifestazione di ieri mattina è intervenuto il senatore Sergio Rastrelli, coordinatore napoletano di Fratelli d’Italia: «Avvertiamo la responsabilità di questa scelta e la porteremo fino in fondo senza farci condizionare da proteste e contestazioni che sono sempre legittime, tranne quando sconfinano in condotte illecite e atti di violenza che vanno invece immediatamente repressi».
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