matteo salvini susanna ceccardi
Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”
La Toscana, insieme all'Emilia Romagna, è da sempre considerata una roccaforte della sinistra tra le regioni italiane. In realtà lo erano anche l'Umbria che, però, ha visto l'affermazione della leghista Tesei alle elezioni regionali del 2019, come pure le Marche, nelle quali si profila per la prima volta un cambio di maggioranza, come abbiamo visto nel sondaggio pubblicato su queste pagine martedì scorso (qui il centrodestra, con Francesco Acquaroli, è in vantaggio).
eugenio giani gel mascherina e pallone
Dopo il fallito tentativo di conquista dell'Emilia Romagna alle elezioni regionali del gennaio scorso, il centrodestra ci riprova in Toscana candidando Susanna Ceccardi della Lega che si contrappone al candidato del centrosinistra Eugenio Giani, attuale presidente del consiglio regionale toscano.
eugenio giani nicola zingaretti
Dopo due elezioni vinte nettamente dal centrosinistra con Enrico Rossi (nel 2010 con il 59,7% dei voti e nel 2015 con il 48%), la situazione ad oggi appare in forte equilibrio: infatti, con una partecipazione stimata al 55%, Giani prevale sulla Ceccardi per poco più di un punto (42,6% contro il 41,5%).
A seguire la pentastellata Irene Galletti si attesta al 9%. I due principali candidati presentano sostanzialmente lo stesso livello di notorietà (Giani 58% e Ceccardi 59%) e di gradimento (35% a 31%).
susanna ceccardi matteo salvini 8
Riguardo alle liste, il Partito democratico si conferma al primo posto con il 29,5% degli orientamenti di voto, seguito dalla Lega con il 22,9%, Fratelli d'Italia con il 14,1% e il Movimento 5 Stelle con il 9,1%. Tutte le altre liste si collocano al di sotto del 5%.
Complessivamente le liste di centrodestra si attestano al 42,9% e prevalgono su quelle di centrosinistra che raggiungono il 40,2%.
Il voto disgiunto, quindi, avvantaggia Giani, che ottiene 2,4 punti percentuali in più rispetto alle forze della coalizione, al contrario della Ceccardi che ottiene l'1,4 in meno delle liste che la sostengono.
ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA
Va osservato che l'elevato apprezzamento per l'operato dell'amministrazione attuale, giudicata positivamente da due toscani su tre (62%), nonché la consistente domanda di continuità rispetto all'operato del presidente uscente Enrico Rossi (60%), non si traducono in misura significativa in un orientamento di voto a favore del centrosinistra.
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA
In alcune regioni il consenso per l'amministrazione in carica è attribuito più alle capacità e alle virtù che il territorio è in grado di esprimere e meno all'area politica di cui la giunta è espressione, come se nelle valutazioni degli elettori gli aspetti «antropologici» prevalessero su quelli politici, attenuando la possibile rendita di posizione.
Tutto ciò, unito al progressivo affievolirsi del senso di appartenenza alle forze politiche storicamente prevalenti nella regione, ha consentito la recente affermazione del centrodestra in sei comuni capoluogo della Toscana (si tratta di Arezzo, Grosseto, Massa, Pisa e Pistoia, Siena) e il sorpasso del centrodestra sul centrosinistra alle elezioni europee del 2019. Insomma, un voto diverso dal passato non rappresenta un tabù. Difficile dunque immaginare l'esito della consultazione in Toscana.
EUGENIO GIANI SI TUFFA IN ARNO susanna ceccardi matteo salvini 3
EUGENIO GIANI SI TUFFA IN ARNO susanna ceccardi matteo salvini 5 eugenio giani ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA susanna ceccardi matteo salvini 7 ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA