matteo renzi
Da Circo Massimo - Radio Capital
Riecco il PD. Dopo la decisione del governo di porre la fiducia sul milleproroghe, i deputati dem hanno dato battaglia e protestato. In poche parole: fatto opposizione. "Messi da parte sei mesi di analisi della sconfitta, non mi sembra una cattiva idea iniziare a fare opposizione", commenta Matteo Renzi a Circo Massimo, su Radio Capital. Per il senatore ed ex premier "ricorrere al voto di fiducia è legittimo. Ciò che non è legittimo è chiederlo prima che il presidente della Repubblica firmi il decreto. Trovo che questo abbia profili di illegittimità". Renzi si scaglia contro la maggioranza, in particolar modo per il rinvio dell'obbligo vaccinale: "Non è una cosa su cui può legiferare una classe politica di cialtroni", dice.
MATTEO RENZI A FIRENZE
Di questa classe politica fa parte anche il premier Conte, che "stava trattando la carica di presidente del Consiglio come avanza tempo, fra un G7 e un G20 studiava per il concorso alla Sapienza". Ma anche il vicepremier Di Maio: "Su ILVA ci è venuto dietro in modo perfetto e lineare", attacca Renzi, "intanto l'ISTAT certifica un calo della produzione industriale, che per me è colpa del governo".
Sull'apertura domenicale dei negozi, Renzi dice: "Sono d'accordo a dare riposo ai lavoratori e che la domenica deve essere pagata di più, ma spiegatemi perché bisogna dire ai commessi di non lavorare mentre i camerieri e tanti altri lavorano. Dicono che è un provvedimento fatto per difendere le famiglie: non bisogna difendere anche le famiglie di camerieri, tranvieri, steward e tutti gli altri che lavorano la domenica? Hanno una visione anti-lavoro e anti-economica", continua l'ex premier, "Hanno fatto promesse con assegni a vuoto, e con queste promesse hanno vinto le elezioni".
MATTEO RENZI DURANTE LE RIPRESE DELLA DOCUFICTION SU FIRENZE
Intanto l'altro vicepremier, Salvini, attacca i giudici: "Questo governo sta violando la legalità nel momento in cui il ministro dell'interno dice 'non rispetto la sentenza di Genova'", commenta Renzi, "Questi sono i fatti che avvengono e io mi alzo in piedi per dire che non va bene, che questo è un atteggiamento inaccettabile".
L'ex segretario PD non esclude di votare con la maggioranza: "Se ci sono proposte politiche concrete e serie su cui siamo d'accordo dobbiamo votare a favore, dobbiamo essere onesti per valutarle", conferma il senatore, "Sul Daspo per i corrotti, sull'essere duri sulla corruzione sono d'accordo. Ma va studiato". E parlando dei sondaggi, che certificano un crescente gradimento degli italiani soprattutto per la Lega, Renzi avverte gli avversari: "La mia personale esperienza politica dimostra che il vento del consenso cambia, e cambia rapidamente". Ma il governo, per l'ex premier, "è più compatto di quello che si pensa. Causeranno una crisi economica, ma chi li schioda?".
MATTEO RENZI
A ridestarsi deve essere il PD: "Il 30 sarò in piazza, basta con la rassegnazione e le polemiche interne", dice Renzi, che poi definisce "una barzelletta" il retroscena che lo voleva in procinto di chiedere un rinvio del congresso: "Sarà Martina a decidere quando si fa. E allora penseremo a un candidato o a una candidata. Il mio problema non è parlare di Delrio o Minniti, il mio problema è fare opposizione a questo governo. Zingaretti? Farà la sua gara e se vincerà avrà il nostro sostegno". L'ex segretario si augura che "chiunque vinca il congresso non deve subire il trattamento che ho subito io in questi anni. La sinistra radicale e alcuni miei compagni di partito hanno spalancato le porte al populismo”.
DI MAIO CONTE GIORGETTI
Tuttavia, sostiene, tutto questo va lasciato alle spalle. E, ribadendo che non pensa di candidarsi alla guida del PD, chiarisce: "Alla Festa dell'Unità di Firenze ho detto “non vi libererete di me”, ma era riferito a chi in maggioranza dice il PD è morto e Renzi è finito, che l'opposizione non c'è. Non si libereranno di noi. Manca il governo, non l'opposizione". Chiusura sulla possibilità che la sua trasmissione su Firenze vada in onda sulle reti di Berlusconi: "È una grande operazione culturale sulla bellezza, se Mediaset la vorrà comprare sarò contento".
MATTEO SALVINI E MATTEO RENZI