Marco Antonellis per Dagospia
DRAGHI RENZI
"Vogliono obbligarci a credere a una tecnocrazia senz'anima. Ma c'e' una diversita' profonda tra le politiche che possiamo fare noi e quelle che possono fare gli altri". Parole e pensieri di Matteo Renzi fresco reduce dalla Conferenza Programmatica del Pd a Pietrarsa, Napoli.
"Senza la politica come minimo c'e' l'impasse" continua ancora il leader dem. Come a dire, non provateci nemmeno a fare a meno di noi, a fare un governo tecnico, altrimenti non darò l'ok e i numeri in parlamento non ci saranno.
draghi merkel renzi hollande
Sono in molti a scommettere che con queste apparentemente innocue dichiarazioni Matteo Renzi abbia voluto mettere Mario Draghi nel mirino. Perché il toscano è, anima e corpo, già in campagna elettorale. Sarà la sua partita della vita, la più difficile e nulla dovrà essere lasciato al caso. Per questo è importante sin da ora cominciare a mandare i 'messaggi' giusti in direzione Colle e in direzione Bce tanto più dopo quanto accaduto sulla vicenda Bankitalia che lo ha visto uscire sconfitto.
IGNAZIO VISCO MATTEO RENZI
Stavolta, in vista delle prossime politiche, la battaglia sarà durissima: il Pd rischia di arrivare addirittura terzo dopo il Movimento 5 Stelle e la 'corazzata' di Centrodestra tanto più se il politico di Rignano non riuscirà a creare le condizioni per allargare la coalizione di centrosinistra.
Anche qui il terreno è minato: almeno fino ad oggi Carlo Calenda non ne vuol sapere di fare da 'cespuglio' centrista mentre il centro classico (quello dei Casini e degli Alfano, per intenderci) per quanto volenteroso ha più tweet che voti.
Emma Bonino ha fatto sapere di non essere interessata. Stesso problema per un'eventuale lista a sinistra: ma da quelle parti di fare le 'civette' a Renzi non ne vogliono proprio sapere. Senza primarie di coalizione (primarie vere però, non 'gazebate') non si muovono.
VISCO E DRAGHI 05
Insomma, al momento, anche per via di una legge elettorale che consente la creazione solo di 'coalizioni in vitro', 'a freddo', non si vedono grandi prospettive per il segretario dem di allargare il campo se non si rimette in gioco completamente rendendo contendibile la candidatura a premier nel centrosinistra.
Ecco perché Renzi ha deciso di prendere il 'toro per le corna' e di sgomberare il campo sin da ora da eventuali governi tecnici: il vero obiettivo, ora, dopo la fallimentare 'campagna di Bankitalia' è Mario Draghi, il grande protettore assieme al Quirinale di Ignazio Visco, governatore appena riconfermato.
Perché la sensazione, rivelano fonti dem, è che se dopo le elezioni non ci fosse una chiara maggioranza per governare il paese qualcuno potrebbe pensare ad una soluzione 'tecnica' per l'Italia, ovviamente in accordo con l'Europa della Merkel in primis.
renzi mattarella gentiloni
Insomma, l'ennesimo esecutivo 'istituzionale' del Presidente. Ipotesi che troverebbe l'appoggio sia di Mdp (D'Alema non direbbe di no) che di Forza Italia (Tajani sempre più nelle grazie della Merkel non potrebbe sottrarsi) ma certamente spiazzerebbe Matteo Renzi che punta forte sulle prossime elezioni (peraltro con un posizionamento di aspra critica all'Europa) per rientrare dalla porta principale nella politica che conta.
berlusconi tajani