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    PER RENZI E CALENDA OGNI OCCASIONE È BUONA PER SCAZZARE – I DUE LEADER DEL "TERZO POLLO" LITIGANO ANCHE SUL PREMIERATO. E MATTEONZO SFOTTE IL CHURCHILL DEI PARIOLI PER LA SUA INVERSIONE A “U”: DA GRANDE SPONSOR DEL RAFFORZAMENTO DEI POTERI DEL PREMIER ORA È DIVENTATO UN FIERO OPPOSITORE DELLA RIFORMA – LA MOSSA DEL LEADER DI "AZIONE", ANDARE IN CULO AL SENATORE SEMPLICE DI RIAD E RIAVVICINARSI AL PD, STRONCA LE SPERANZE DELLA MELONI DI OTTENERE LA MAGGIORANZA DEI DUE TERZI, NECESSARIA PER EVITARE IL REFERENDUM…


     
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    Estratto dell’articolo di Niccolò Carretelli per “La Stampa”

     

    CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

    […] Il cosiddetto premierato, l'elezione diretta del presidente del Consiglio, guardando i tempi parlamentari non è nemmeno all'orizzonte, ma anima il dibattito politico di fine agosto. Anche perché rappresenta una nuova opportunità di litigio per Matteo Renzi e Carlo Calenda.

     

    Il primo, con la sua consueta batteria di fuoco sui social, ci tiene a mettere in evidenza la contraddizione del secondo, che prima delle elezioni politiche si era detto favorevole all'idea del "sindaco d'Italia", tanto da inserirla nel programma del fu Terzo polo. Ora online viene fatto girare un video in cui il leader di Azione afferma la sua contrarietà al presidenzialismo e sostiene, invece, un rafforzamento dei poteri del premier, «anche con l'elezione diretta». E giù battute ironiche e critiche taglienti da parte dei renziani da tastiera.

     

    CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

    Perché adesso, com'è noto, Calenda ripete in ogni intervista che il premierato sarebbe «un errore», perché si finirebbe per «depotenziare il presidente della Repubblica». Una scelta di campo chiara, dopo la rottura con Renzi e il tentativo di costruzione di un percorso unitario con le altre opposizioni, sul salario minimo e, prossimamente, in difesa della sanità pubblica.

     

    Una scelta, quella di Calenda, che assume anche un valore numerico nell'ottica delle future votazioni in Parlamento sulla riforma, allontanando qualsiasi speranza di Meloni e soci di ottenere la maggioranza dei due terzi, necessaria per evitare il referendum confermativo, passaggio quantomai insidioso, come sa bene proprio Renzi.

     

    Sempre che ci si arrivi, visto che il percorso è lungo, con quattro letture parlamentari e, dunque, più di un anno di lavoro. Se davvero si comincerà in autunno, legge di bilancio permettendo, si dovrebbe finire nel 2025.

    TEMPTATION ISLAND - MEME BY EMILIANO CARLI TEMPTATION ISLAND - MEME BY EMILIANO CARLI

     

    Una bozza di testo c'è, l'ha messa a punto la ministra Elisabetta Casellati e «sarà pronta entro fine estate», ha assicurato a La Repubblica il capogruppo FdI alla Camera Tommaso Foti. Convinto che la scelta di puntare sul premierato serva anche «per andare incontro alle opposizioni». […]

    CARLO CALENDA E MATTEO RENZI - BY MACONDO CARLO CALENDA E MATTEO RENZI - BY MACONDO MATTEO RENZI E CARLO CALENDA MATTEO RENZI E CARLO CALENDA MATTEO RENZI E CARLO CALENDA COME SONIA BRUGANELLI E PAOLO BONOLIS MATTEO RENZI E CARLO CALENDA COME SONIA BRUGANELLI E PAOLO BONOLIS

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