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    “IL PREMIERATO? E’ UN TESTO IMBARAZZANTE, INDECENTE, E’ UNO ‘SCHIFEZZELLUM’” – RENZI CONTRO LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” DI GIORGIA MELONI: “PENSO CHE MELONI CAMBIERÀ QUESTO TESTO PERCHÉ COSÌ È INVOTABILE E FARÀ DI TUTTO PER NON PORTARE A CASA QUESTO RISULTATO. PERCHÉ DOVREBBE FARE IL REFERENDUM E LO PERDEREBBE. E NON POTREBBE FAR FINTA DI NIENTE. UN RUOLO PER DRAGHI IN EUROPA? POCHI PRESUNTI TECNICI HANNO LO SPESSORE POLITICO DI MARIO DRAGHI, CHE SI FINGE TECNICO MA È UN FINE E RAFFINATO POLITICO”


     
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    renzi meloni renzi meloni

    Estratto dell’articolo di E.Bu. per il “Corriere della Sera”

     

    La riforma del premierato, il desiderio di una «maggioranza Mario» in Europa, la necessità di un esercito Ue, le divergenze con Carlo Calenda: questi sono i temi affrontati da Matteo Renzi, […] nell’intervista a Corriere Tv […]

     

    […] «[…] Molti dicono “meno Europa”. Dire “meno Europa” significa lasciare tutto il potere alla Cina, alla Russia, all’India, ai Paesi emergenti».

     

    renzi calenda renzi calenda

    […] Voterà sì a premierato e riforma della giustizia? O spera che non vadano da nessuna parte?

    «Se sono favorevole all’elezione diretta del premier o anche del presidente della Repubblica? Sì. Se sono favorevole alla riforma della Casellati? No, sono contrario. […] È un testo imbarazzante, indecente e assolutamente da cambiare: è uno “schifezzellum”. Penso che Meloni cambierà questo testo perché così è invotabile e farà di tutto per non portare a casa questo risultato.

     

    Perché dovrebbe fare il referendum e lo perderebbe. E non potrebbe far finta di niente. Rispetto alla separazione delle carriere per il momento è solo uno slogan, vedremo il testo quando inizieremo a discuterlo. Di principio sono d’accordo, ma est modus in rebus: dipende da come le fai le riforme».

    MARIO DRAGHI PAOLO GENTILONI MATTEO RENZI MARIO MONTI UGO ZAMPETTI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI MARIO DRAGHI PAOLO GENTILONI MATTEO RENZI MARIO MONTI UGO ZAMPETTI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

     

    I programmi non sono così lontani: perché votare per gli Stati Uniti d’Europa e non per Azione?

    «È una grande domanda che andrebbe posta a Carlo Calenda. Non ci sono incompatibilità caratteriale o problemi personali. Se così fosse qualcuno dovrebbe spiegarmi perché l’ho sostenuto. Io a lui ho dato tutto quello che potevo dare e lui ha fatto una scelta personalistica. Ha scelto di non stare nel progetto lanciato da Bonino. Noi siamo amareggiati che Calenda sprechi un po’ di voti europeisti».

    MATTEO RENZI MARIO DRAGHI MATTEO RENZI MARIO DRAGHI

     

    […] Lei immagina Mario Draghi con un ruolo significativo a livello europeo. Abbiamo bisogno ancora di super tecnici?

    «Mandare a casa Conte e portare Draghi al governo è stata una delle operazioni più belle della mia esperienza politica. Potrà succedere ancora? È difficile, è giusto non tirarlo per la giacchetta. Pochi presunti tecnici hanno lo spessore politico di Mario Draghi, che si finge tecnico ma è un fine e raffinato politico». […]

     

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