ettore rosato
- PD: ROSATO, RENZI NON PARTECIPERÀ A PROSSIME PRIMARIE
(ANSA) - "Renzi non parteciperà alle prossime primarie del partito. Lo farà Calenda? Si è appena iscritto". Lo si legge su twitter che riporta uno stralcio dell'intervista al capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato di questa mattina a Omnibus. Rosato, che dunque esclude la possibilità che Calenda corra alle primarie Pd, afferma poi con forza l'intenzione del suo partito di non voler dar vita ad un governo nè con il centrodestra nè con il M5s. "Chi ha ricevuto dagli italiani il mandato a governare lo faccia e dimostri le proprie capacità".
- PD: EMILIANO, FAR RIENTRARE BERSANI, SPERANZA E GRASSO
(ANSA) - "Questo è il momento non di fare entrare personaggi in cerca d'autore del Pd, ma riportare Bersani, Speranza, Grasso dentro il Pd. Perché visto che Renzi si è dimesso e ha fatto il suo dovere, il suo gesto di generosità verso il partito, io credo sia il momento di riunificare il centrosinistra, di riportarlo ad un ragionamento ampio per ricostruire le ragioni di un partito progressista nel nostro Paese".
MICHELE EMILIANO E MATTEO RENZI
Lo ha detto il governatore pugliese e leader di Fronte democratico, Michele Emiliano, intervenendo a L'aria che tira su La7. Quel personaggio in cerca d'autore, ha chiesto la giornalista Myrta Merlino, è riferito a Carlo Calenda? "No - ha risposto Emiliano - ho deciso di non parlare più di Calenda perché gli faccio solo un piacere quindi preferisco non parlare di Calenda". "Mi riferivo in generale a tutti quelli che, non avendo niente a che vedere con la nostra storia - ha concluso - adesso sperano di sostituire nell'immaginario collettivo Renzi. Ma il nostro non è un partito che ha bisogno di uomini soli al comando".
Pierluigi Bersani Roberto Speranza Alfredo D Attorre
- BINDI, RENZI SI DIMETTA SUBITO, SÌ A OPPOSIZIONE
(ANSA) - "Lunedì in direzione spero che Renzi si dimetta, la parola rottamazione è orribile e va cancellata dal vocabolario della politica", ma il segretario uscente dem "ha ragione, dobbiamo restare all'opposizione". Lo afferma Rosy Bindi, parlamentare uscente ed ex ministro, non ricandidata con il Pd, in un'intervista ai quotidiani Finegil del Veneto (Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso).
FOTOMONTAGGIO DI ROSY BINDI
"Di fronte a una sconfitta netta - è l'opinione di Bindi - le conclusioni da trarre sono le dimissioni immediate, perché quelle postdatate non esistono. Se non lo fa lui, qualcuno in direzione ne deve prendere atto e agire di conseguenza: il segretario non va rottamato ma sostituito da una squadra". E per ricostruire la sinistra, a detta dell'ex ministro della Salute "bisogna partire dalle formazioni sociali, dal mondo cattolico, coinvolgere il sindacato, le professioni, la cultura" e "va rilanciata l'idea di una sinistra plurale, con un'impronta riformista e di governo che sappia ascoltare le pulsioni vere del Paese", anche perché "M5S e Lega hanno vinto sui temi tradizionali della sinistra".
Sul ruolo di Carlo Calenda, "è finita la stagione in cui ci si iscrive direttamente alla segreteria del partito. Ho troppa stima perché pensi a una simile prospettiva". D'accordo con Renzi sul ruolo di opposizione che spetta al Pd: "Non deve garantire appoggi esterni a governi a guida M5S o Lega - conclude Bindi - perché siamo alternativi e tradiremmo il mandato degli elettori. Dopo di che, se non esiste alcuna maggioranza, allora si pensi a un governo di responsabilità nazionale, fondato su pochi temi: la legge elettorale, l'approvazione della legge di bilancio per sostenere la ripresa e si va alle elezioni".
carlo calenda che