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    “RENZI SBRUFFONE” - BRUNETTA: “NON HA MAGGIORANZA E MI MERAVIGLIO COME MATTARELLA NON LO CONVOCHI ANCORA AL QUIRINALE. 176 SENATORI HANNO FIRMATO EMENDAMENTI CONTRO LA LINEA DEL GOVERNO. PER MOLTO MENO BERLUSCONI È STATO CHIAMATO AL COLLE’’


     
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    Carmelo Lopapa per Repubblica.it

     

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    «Se Renzi vuol fare qualche apertura la faccia in Parlamento, ma lui, in persona. La smetta di fare il bullo, il battutista, ormai costretto alle sorprese alle feste dell’Unità per evitare che qualcuno la sorpresa la faccia a lui, nel partito. Quel Pd che l’Unità la mantiene giusto nel nome delle feste. Una sbruffone che fa la faccia feroce, che minaccia senza far spaventare nessuno».

     

    Si fermi un attimo, onorevole Renato Brunetta. Evidentemente non ha gradito la sortita del premier che ha attribuito proprio a lei la colpa del mancato accordo con Fi. Le riforme con o senza di voi, Renzi dice che però le porta avanti.

    BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

    «Ma di cosa parla? Non ha maggioranza e mi meraviglio come il presidente Mattarella non lo convochi ancora al Quirinale. Centosettantasei senatori hanno firmato emendamenti contro la linea del governo. Per molto meno Berlusconi è stato chiamato al Colle, gli sono state chieste le dimissioni perché sul rendiconto dello Stato aveva ottenuto la maggioranza relativa e non assoluta. Due pesi e due misure, nella migliore delle ipotesi».

     

    Lei va giù duro, eppure il premier spera ancora di poter fare le riforme con quanti più parlamentari possibile.

    «Ma dove? Ma quando? Mentre prima c’era l’intelligenza politica di Verdini ad assisterlo, adesso le battute appaiono banali, stucchevoli, violente, insopportabili. Della coppia, Denis era la parte più intelligente, lungimirante e strategica, senza di lui Renzi è nudo, si conferma un politicante di provincia».

    bacio boschi romani bacio boschi romani

     

    Ma guardi che Verdini vicino a lui ci sarebbe, oggi più di prima.

    «Macché, lo era un tempo quale mediatore per conto di Berlusconi, adesso che si è consegnato a Renzi è buttato via, inutilizzato, cosa ha portato? Cinque voti?»

     

    Comunque è colpa sua. Ha sentito? L’intesa con Romani c’era, poi alla Camera con Brunetta è saltato tutto.

    «Mi fa tenerezza. Si vede tutta la sua insipienza culturale e politica. Non si rende conto di cos’è una fase politica, di cosa è stato per noi il Nazareno e il suo tradimento. Si illude se pensa di mettere zizzania in Fi. Romani e Brunetta la pensano alla stessa maniera. I giochetti sono finiti».

     

    MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

    Romani non ha escluso di prendere un aperitivo col ministro Boschi in vacanza e il Mattinale definisce quell’aperitivo “crepuscolare”. Lo invitate a resistere alla “sirenetta di Arezzo”.

    «Ma sì. L’abbiamo buttata sull’ironia. Anche perché Romani è a Forte dei Marmi, luogo da signori milanesi, lei a Marina di Pietrasanta, che io amo. Magari un Campari sì, ma compari no! E su questo con Paolo, ma soprattutto con Berlusconi, siamo perfettamente in sintonia. Il Nazareno degli incontri segreti, dei patti scritti e non scritti, dei sotterfugi, è finito.

     

    Se adesso Renzi vuol fare qualche apertura la faccia in Parlamento, ma lui in persona».

    Il renziano Giachetti apre a una modifica dell’Italicum?

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    «Ma ne abbiamo le scatole piene dei sergenti che non contano nulla. Renzi dica a chiare lettere se vuole modificare l’Italicum col premio alla coalizione e se vuole rivedere la riforma costituzionale con l’elettività piena del Senato».

     

    Niente listino per eleggere i senatori?

    Non si accettiamo imbrogli e pastrocchi».

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