1 - SCONTRO SU MCDONALD' S A CARACALLA RAGGI PRONTA A BLOCCARE IL PROGETTO
Arianna Di Cori e Salvatore Giuffrida per “la Repubblica - Edizione Roma”
via delle terme di caracalla via baccelli mcdonalds
McDonald' s a Caracalla, è tutti contro tutti. Le ruspe scavano davanti alle Terme del II secolo d.C., mentre volano gli stracci tra sindaca, I municipio, Soprintendenza. Virginia Raggi ha scritto al soprintendente Prosperetti una lettera formale per chiedere urgente conferma sul vincolo contenuto del 1956, ripreso da Repubblica: " Ciò peserebbe in modo determinate sugli esiti dell' iter". La sindaca va oltre e in serata si spinge fino a dire di " valutare la sospensione di un progetto" che prevede un fast food con McDrive, 250 posti a sedere e 180 posti auto.
il mcdonalds progettato per caracalla
Già diversi giorni fa Raggi aveva invitato la presidente del I Municpio Sabrina Alfonsi a " sospendere ogni valutazione in attesa delle dovute verifiche e approfondimento": c' è la possibilità, ha spiegato la sindaca, di agire in autotutela. Ieri la risposta di Alfonsi: " Ho chiesto delucidazioni sia alla Soprintendenza di Stato sia alla Sovrintendenza capitolina sul vincolo del 1956 - scrive Alfonsi - e, per quanto riguarda la parte commerciale, la cui autorizzazione compete al Municipio, non risulta ad oggi presentata nessuna comunicazione di inizio attività".
Ma a gettare benzina sul fuoco nel Muncipio ci pensa l' assessore all' Urbanistica Luca Montuori con una lunga nota in cui ricorda alla minisindaca che " è compito suo il controllo del territorio, il rilascio delle autorizzazioni e dei permessi". Montuori tira in ballo anche Prosperetti: " Il Soprintendente - continua l' assessore - rilascia un pare favorevole il 24 luglio del 2018 citando anche la nota dell' ufficio del dipartimento urbanistica (quello di Montuori, ndr) e quindi, di fatto, assumendo la pratica senza confutarla. Se qualcuno avesse avuto qualche dubbio, come oggi Alfonsi e Prosperetti sembrano sostenere, avrebbe potuto cercare una interlocuzione. Magari prima dell' emissione del parere o anche dopo il 31 ottobre 2018 quando viene indicata la realizzazione di un ristorante di oltre 500 mq".
lavori al vivaio caracalla mcdonalds
Restano tanti interrogativi sull' impatto dell' opera, traffico su tutti. Domande emerse ieri, durante la commissione Ambiente e Lavori pubblici del I Municipio, presieduta dal consigliere Pd Stefano Marin.
« Noi abbiamo scoperto l' esistenza di questo progetto il 24 luglio - dice il presidente di commissione - è grave dal punto di vista politico » . Anche in Commissione volano stracci, bipartisan: Stefano Tozzi di Fdi spiega che «il modo per fermare il McDonald' s c' era, Prosperetti e Alfonsi sono stati avvisati dagli uffici e sono rimasti inerti » . È emerso anche che nel 1996 il capannone che ospiterà il fast food è stato condonato. A rimetterci è il centro storico che aspetta da anni un piano di tutela.
lavori al vivaio caracalla mcdonalds
«Sorprende come tutti si trincerino dietro la regolarità tecnica dei permessi - tuona Daniela Spinaci, vice presidente commissione Lavori pubblici del I Municipio - la Soprintendenza ha spesso dato pareri negativi a progettini di riqualificazione di privati con la motivazione di essere in contrasto con il decoro urbano di Roma.
E stavolta? Non ho sentito mai pronunciare a nessuno la parola cultura ».
2 - IL SOPRINTENDENTE PROSPERETTI "TERME, NON C' È ALCUN VINCOLO E IL BAR SERVE ANCHE AI TURISTI"
Arianna Di Cori e Salvatore Giuffrida per “la Repubblica - Edizione Roma”
via delle terme di caracalla via baccelli mcdonalds
«Non c' è un vincolo paesaggistico sul vivaio Eurogarden. Il vincolo del 1956 cita solo le strade che lo delimitano, da piazzale Numa Pompilio fino alla porta Latina, poi segue le mura fino a porta Ardeatina e via delle terme di Caracalla. Le Terme hanno un vincolo archeologico, ma quello è un ambito diverso». Francesco Prosperetti, soprintendente di Roma, chiarisce l' equivoco sul vincolo del 1956 riportato ieri sulle nostre pagine. Tutto nasce da un Decreto Ministeriale che, nonostante più volte menzioni il complesso termale e viale di Porta Ardeatina, bypassa - così conferma il soprintendente - il vivaio Eurogarden.
Complice anche una mappa, che risulterebbe allegata al Dm, che invece include tutta la zona. «La mappa non è allegata in Gazzetta Ufficiale, ma si riferisce a un diverso vincolo archeologico proposto dall' ex soprintendente Adriano La Regina, che il Tar bocciò nel 1986», dice Prosperetti.
trump mangia mcdonalds
È possibile che l' area adiacente alle Terme non abbia un vincolo?
«Può sembrare illogico ma è così, mettiamo vincoli da oltre cento anni seguendo le necessità e le sensibilità delle varie epoche».
E un ristorante di massa di fronte alle Terme sembra logico?
«Noi ci occupiamo di edifici storici o delle opere esterne, e dal punto di vista archeologico un ristorante in quel terreno si può fare. Punto. Non abbiamo strumenti per entrare nel merito di opere interne, ovvero della destinazione d' uso dei locali. Non possiamo dire se si può fare o no un fast food. Compete al Comune.
Abbiamo chiesto all' ente delegato se occorresse un' autorizzazione paesaggistica, dal Comune ci hanno risposto di no. Il ministero non è più titolare esclusivo della tutela del paesaggio dalla fine degli anni '70.
raggi
Vincoli, autorizzazioni, mappe.
Ma se ci fosse un piano condiviso tra tutti gli enti non sarebbe più facile tutelare il centro storico?
«Sicuramente il punto di tutta questa vicenda è la mancanza di un piano univoco per il decoro. Dal canto mio sono tra quelli che hanno messo più vincoli al centro di Roma: anzi, sarò il primo a metterlo in via definitiva sul Tridente. Sarà l' ultima cosa che farò prima di andare in pensione a dicembre».
Sull' area vige un piano di tutela paesistica, il Ptp della Regione, che indica di liberare tutta la zona adiacente alle Terme, vivaio compreso, per farne un grande parco. Non basta?
«Senza il supporto dei vincoli ministeriali, mancanti nell' area in questione, il Ptp del 2010 ha un valore solo indicativo. Serve qualora il Comune mettesse mano a un nuovo piano regolatore o attuativo, in quel caso dovrebbe adeguarsi alle indicazioni del Ptp».
Francesco Prosperetti
Ma lei è d' accordo con un McDonald' s alle Terme?
«Dal punto di vista archeologico abbiamo verificato, scandagliato, controllato. Siamo stati più scrupolosi di quanto prevede la norma.
Adesso, a processo avviato, non si possono cambiare le regole. Inoltre il progetto del McDonald' s servirà a portare servizi che al momento non ci sono nel raggio di un chilometro.
Altrimenti, per sopravvivere e comprare una bottiglia di acqua, un visitatore dovrà continuare a rivolgersi ai camion bar che sosta abusivamente davanti all' ingresso delle Terme di Caracalla».