Di seguito l'intervista realizzata da Repubblica con il produttore Luca Bernabei, che sarebbe uscita ieri sul nostro sito se lo stesso Bernabei non si fosse opposto alla pubblicazione. In seguito, in altre sedi, il produttore ha parlato di censura di Repubblica nei suoi confronti. Per correttezza verso i nostri lettori abbiamo deciso di pubblicare l'intervista.
Silvia Fumarola per repubblica.it
maurizio molinari a dogliani
Un risultato l'ha ottenuto: è la serie più discussa dagli studiosi, che hanno criticato le scelte degli autori Frank Spotnitz e Steve Thompson. Antonio Forcellino (autore del libro Leonardo. Genio senza pace, edito da Laterza), ha smontato la costruzione del kolossal televisivo Leonardo (martedì 13 aprile su Rai 1 l'ultima puntata) interpretato da Aidan Turner, Matilda De Angelis e Freddie Highmore. Ma il produttore Luca Bernabei, che con LuxVide ha coprodotto la serie, non ci sta: "Gli autori si sono basati sulle carte e i documenti ma il nostro non è un documentario, noi facciamo intrattenimento televisivo".
Bernabei, partiamo da Caterina da Cremona. Concordano tutti: non è esistita. Lei come replica?
"Caterina è un personaggio storico realmente esistito come testimonia l'autore inglese Charles Nicholl nel suo saggio in cui parla della 'Cremonese', dicitura che si trova in diversi schizzi, tanto che l'ipotesi più accreditata è che si tratti di una cortigiana che per un periodo ha posato per Leonardo e per i suoi allievi".
LUCA BERNABEI
Ma non se ne innamorò e non è vero che fini in galera per lei.
"Si vedrà nell'ultima puntata. Come faccio a far entrare il pubblico nella mente di uno degli uomini più complessi del Rinascimento? Trovo una chiave narrativa e sicuramente l'indagine era una di queste.
Tentare l'esplorazione della mente con la detection è una soluzione. Forcellino paragonava Leonardo a una rockstar, ed è giusto. Anche in Bohemian Rhapsody Freddie Mercury racconta la sua vita a una musa che gli era accanto. Si creano queste figure con cui il protagonista si confida, è un espediente narrativo e drammaturgico. Noi non siamo documentaristi, ripeto: facciamo intrattenimento televisivo".
Quali sono i limiti?
"A me interessa che milioni di italiani sappiano che, ad esempio, per un capolavoro assoluto, L'ultima cena, Leonardo non usò la tecnica dell'affresco e volle cambiare. Ha ha usato una tecnica mista per cui ora l'opera si sta sfaldando, è bello sapere che anche un genio come lui sbaglia.
leonardo
Questo è tutto drammatizzato nella fiction. Essendo stato abbandonato dal padre, il suo riscatto lo spingeva a essere il migliore. I limiti sono delicatissimi ovviamente, ma cosa faccio come narratore di storie televisive? Riempio gli spazi neri in mezzo agli spazi bianchi, devo raccontare qualcosa che colleghi gli avvenimenti conosciuti".
Giancarlo Giannini, che interpreta Verrocchio, il maestro di Leonardo, lo dichiarò subito: "È una favola per adulti".
"Ha ragione, noi raccontiamo favole. E cerchiamo di farlo nel modo più accurato possibile. È chiaro che il personaggio di Caterina da Cremona è stato ricamato".
Non sarà invece che siccome Leonardo era omosessuale qui serviva una donna?
"Qualcuno mi ha accusato di aver raccontato pure troppo l'omosessualità. Leonardo fu condannato per sodomia, molti dicono che a quel tempo lo accusarono per danneggiarlo. Sicuramente il più grande storico ad averlo raccontato è Vasari, ma nessuno ha esplorato l'anima di Leonardo. A quei tempi c'erano comportamenti sessuali meno codificati".
leonardo
Cosa le è dispiaciuto di più delle critiche?
"Mi è dispiaciuto che noi italiani facciamo le pulci a una serie che fa il giro per il mondo. Basta spararci addosso, abbiamo storie meravigliose da raccontare o dobbiamo continuare con questo continuo borbottio? Dobbiamo imparare a glorificarci, voglio fare come i francesi".
Perché questo dibattito, che approda sul web e sui giornali, non si può fare in tv? Avete avuto come consulente il professor Alessandro Rovetta dell'Università Cattolica di Milano, che vi diceva?
"Ogni tanto Rovetta ci rimproverava: 'Ma questo non era proprio così'. Però, ripeto, non dovevamo fare un documentario. Ha capito le nostre esigenze. Quale serie al mondo ti racconta in ogni puntata com'è nato un capolavoro? Quale serie ti fa vedere i bozzetti, i modellini?
leonardo 8
Quando costruivano la statua equestre ero curioso io stesso. Sarebbe bello un confronto tra Sgarbi, Rovetta e Forcellino. Sa che il Metropolitan Museum farà una mostra sui Medici e ha chiesto al nostro costumista Alessandro Lai un'intervista da mettere nell'audioguida? Tra l'altro Lai quando ha lavorato su Leonardo ha usato le stesse parole del dottor Forcellino: 'Facciamone una rockstar perché lui è la rockstar del Rinascimento'".
Ma Forcellino notava che era vestito in modo dimesso, con una tunichetta.
leonardo 3
"È chiaro che quando è nella bottega del Verrocchio lo vestiamo da apprendista. Ma Lai in altre occasioni ha usato velluti pazzeschi. E i gioielli sono stati fatti a Firenze, con tutti i dettagli".
LETTERA
Riceviamo e pubblichiamo
Caro Dago,
Pierluigi Panza
riporti una intervista a Luca Bernabei nella quale il manager afferma: “Il Corriere mi scrive una pagina contro? Ed io chiedo una pagina per diritto di replica”. Ancorché, e lui non lo dice, con squisita cortesia il direttore del “Corriere” lo abbia fatto intervistare, la NON ERA DOVUTA ALCUNA REPLICA poiché l’articolo al quale il Bernabei si riferisce, da me scritto in qualità di studioso di Leonardo, rispondeva alla semplice domanda: cosa è vero e cosa è inventato di ciò che si vede nella serie tv “Leonardo”. Io ho scritto, senza alcuna smentita ovviamente, cosa era vero e cosa era inventato non dando alcun giudizio sulla fiction tantomeno sul produttore. Dunque, non necessitava replica.
luca bernabei
Che il caro amico Vittorio Sgarbi sia “il più grande esperto in Italia su Leonardo” lo lasciamo dire a un non esperto come il dr.Bernabei: dopo la morte di Carlo Pedretti l’ambita palma va forse a Pietro Marani; poi ci sono esperti internazionali come Carmen Bambach o Martin Kemp. Ecco, se un suggerimento posso offrire al dr.Bernabei è quello di cambiare consulente storico.
E magari, anziché fare un film inventato su Leonardo, farne uno vero sul “Salvator Mundi” attribuito al maestro: sarebbe una storia avvincente, con Leonardo, allievi, ma anche re decapitati, viaggi, guerre, oligarchi, belle donne, mostre, soldi che vanno e che vengono e un quadro su Cristo che finisce alla “Mecca”: non c’è bisogno di inventare, basta scegliere bene gli argomenti e seguire i fatti per essere avvincenti. A volte la storia supera la fantasia.
leonardo can yaman luca bernabei
Pierluigi Panza
luca e matilde bernabei pierluigi panza l ultimo leonardo can yaman luca bernabei Paola Bernabei