Da tg24.sky.it
Sohail Ahmadi con i genitori
Sohail Ahmadi, il neonato afghano di cui per mesi si erano perse le tracce dopo che era stato affidato dai genitori a un marine Usa all'aeroporto Hamid Karzai di Kabul durante il caotico ritiro dall'Afghanistan della scorsa estate e che è stato ritrovato nelle scorse settimane, è ritornato con la sua famiglia. Il piccolo, secondo quanto riporta la Bbc, è stato riconsegnato al nonno.
L’uomo ha viaggiato dalla lontana provincia di Badakhshan fino a Kabul per riabbracciare il nipote. «Stiamo festeggiando e cantando, sembra una festa di matrimonio», ha detto. Il resto della famiglia, che ora si trova negli Stati Uniti, ha assistito alla festa via videochat. In questi mesi, il bambino - che ora ha circa sei mesi - è stato con il tassista 29enne Hamid Safi: il giovane ha raccontato di averlo trovato in aeroporto a Kabul, abbandonato, e di averlo preso con sé, portandolo a casa dalla moglie e dai suoi figli. Poi ha pubblicato la foto del neonato, ribattezzato Mohammad Abed, sul proprio profilo Facebook.
Hamid Safi, il tassista che lo ha ritrovato
I coniugi Ahmadi, genitori di Sohail, erano all'aeroporto di Kabul il 19 agosto per cercare di lasciare l'Afghanistan dopo l'arrivo al potere dei talebani. Travolti dalla calca davanti ai cancelli dell'Abbey Gate, insieme a migliaia di altre persone in attesa di entrare nello scalo, avevano affidato il loro neonato a un militare americano nel timore che rimanesse schiacciato dalla folla, pensando che sarebbero presto arrivati all'ingresso per riprenderlo.
Sohail Ahmadi
Ma da quel momento del piccolo non avevano avuto più notizie. La coppia è stata poi evacuata con gli altri figli di 17, 9, 6 e 3 anni, arrivando a Fort Bliss, in Texas, dopo un lungo viaggio con tappe prima in Qatar e poi in Germania. Per mesi hanno lanciato appelli nella speranza di ritrovare il piccolo.
Neonato