Locatelli? Berardi? #BosniaItalia
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— leonardo (@varvarotweet) November 18, 2020
Il Ct @robymancio si complimenta con gli #Azzurri per la qualificazione alla fase finale della #NationsLeague ? #Nazionale ?? #Mancini#VivoAzzurro pic.twitter.com/ENdortLYOn
— Nazionale Italiana ???? (@Vivo_Azzurro) November 18, 2020
Dal profilo Instagram di Marino Bartoletti
ITALIA 8
Per chi lo avesse dimenticato esattamente tre anni fa l'Italia del calcio era fuori dal Mondo. Sconfitta e umiliata. Affossata nel suo orribile Ground Zero. Ora è nel salotto buono d'Europa, fra le prime quattro (con Spagna, Belgio e Francia), pronta a disputarsi in casa un titolo che sarebbe il suggello di un percorso all'inizio deriso e ora fattosi realtà. Ho conservato tutti i miei post dal giorno della nomina di Mancini in poi.
Ho conservato anche i commenti sarcastici, le risposte sgradevoli, persino qualche insulto: ma, per fortuna, pure le ammissioni leali di chi piano piano e coi fatti ha cambiato idea. Personalmente, conoscendo Roberto, non avevo dubbi della bontà del suo lavoro. La sua Nazionale ha restituito al campionato uomini migliori.
Solo una cosa era impossibile prevedere, il tristissimo contesto socio-economico in cui la nostra riscossa si è materializzata. Il calcio ovviamente non può fare miracoli, ma i buoni esempi si. Abbiamo una squadra giovane, affiatata, motivata: gioiosa di giocare (bene) e di vincere. Guardiamola con affetto: può servire. Può far bene
BOSNIA ITALIA
Lorenzo Franculli per gazzetta.it
ITALIA 1
Missione compiuta. L'Italia a Sarajevo doma la Bosnia (2-0) in scioltezza, vince il girone e vola alle Final four di Nations League. A trascinare gli azzurri il Gallo Belotti che torna al gol con la nazionale (non segnava dal 15 novembre 2019, proprio contro la Bosnia nelle qualificazioni europee) e uno scatenato Lorenzo Insigne che mette in mostra tutto il suo repertorio magico: giocate decisive, sacrificio senza palla, personalità nell’andare a ruggire anche in difesa.
Ma nell'orchestra azzurra ha funzionato davvero tutto, da Bastoni che alla sua seconda presenza in difesa gioca da veterano a Jorginho, sicuro e pulito in regia. Dagli interni Barella e Locatelli, due pile Duracell, a Berardi che sulla destra è ispirato, duetta a meraviglia con Belotti e assesta il colpo del k.o. alla Bosnia.
BELOTTI ITALIA
L’Italia è senza il c.t. Mancini, la Bosnia falcidiata dal coronavirus senza mezza squadra Dzeko (autore di 4 degli 8 gol della Bosnia in Nations League), ma anche Turkes, Sehic, Hajradinovic, Hasic, Hodzic, Zeljkovic, Kolasinac. E in campo, la differenza di tasso tecnico si vede. Gli azzurri partono a razzo con Belotti che nei primi 15 minuti colleziona ma spreca due occasioni da gol: al 6' imbeccato da Insigne calcia di prima intenzione con il sinistro, la palla finisce larghissima. E al 15' quando su assist di Florenzi, colpisce di testa ma manda a lato di pochissimo. Il Gallo però, nonostante non sia al top di forma per via di una botta rimediata col Torino, al terzo tentativo non sbaglia. E al 22' su cross di Insigne dalla sinistra, impatta di destro al volo e batte Piric. Il bomber con 6 reti è ora il capocannoniere della gestione azzurra di Mancini. Da segnalare, nel primo tempo, anche il contropiede perfetto di Insigne che da 20 metri prova il destro a giro e colpisce il palo esterno. Ma anche l'occasione ghiotta sprecata dalla Bosnia con Prevljak che da dentro l'area, si gira bene e calcia con il destro. Donnarumma è però super.
BOSNIA ITALIA 1
Nella ripresa gli azzurri continuano a macinare gioco. I bosniaci pungono di tanto in tanto grazie alle verticalizzazioni di Pjanic che innescano Krunic e Gojak. Ma è l'Italia a sfiorare più volte il raddoppio (Belotti al 50', ancora assist di Insigne, e Acerbi, il suo sinistro al 60' termina fuori di pochissimo). Insomma, agli azzurri manca solo il colpo del k.o. Che puntuale arriva al 68'. Ed è un gol made in Sassuolo. Assist con lo scavino di Locatelli per Berardi che al volo è bravo a buttarla dentro di sinistro. Per l'esterno è secondo gol consecutivo dopo quello alla Polonia, terzo in assoluto in Nazionale. Nel finale all'87' l'Italia sfiora il tris con Bernardeschi che, ispirato da Insigne sempre lui, colpisce la traversa.
La differenza tra le due squadre è messa in evidenza anche dalle statistiche. Gli azzurri fanno registrare il 59 per cento di possesso palla, collezionano 12 tiri, di cui tre in porta rispetto ai 7 della Bosnia e 7 corner. L’Italia non perde una partita dal 10 ottobre 2018 e sono quindi 22 le gare utili consecutive. Due anni interi senza sconfitte. Questa di Sarajevo è la quinta trasferta senza subire gol: non accadeva dal 1972 al 1974, quando in panchina c'era Ferruccio Valcareggi.
BOSNIA ITALIA
Grazie alla vittoria con la Bosnia, l'Italia guadagna la “Final four” di Nations League da giocare in casa (tra Milano e Torino in ottobre del 2021), diventiamo testa di serie al sorteggio delle qualificazioni al Mondiale 2022 (il 7 dicembre) perché tra le prime 10 europee del ranking Fifa e praticamente ci assicuriamo almeno i playoff mondiali. Meglio di così...
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