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    RIPARTIAMO DALLA SCUOLA, SÌ MA DI TIKTOK - A MILANO C’È UN LOFT CHE SEMBRA UN PROGRAMMA MTV ANNI 90 DOVE VENGONO FORMATI I BABY INFLUENCER - OTTO RAGAZZI UNDER 20 CHE DA OTTOBRE STUDIANO E GIRANO 20-30 DIRETTE WEB AL GIORNO. PURE IL PREMIER CONTE È STATO CONTATTATO - L’IDEA È DI LUCA CASADEI, FONDATORE DI WEB STARS CHANNEL: “I TIKTOKER? LI RITENEVO RAGAZZINI CHE FANNO BALLETTI CHE NON SANNO NIENTE DI POLITICA, ATTUALITÀ, AMBIENTE, QUINDI...”


     
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    Emanuela Grigliè per “La Stampa

     

    la def house di lambrate per diventare star di tiktok la def house di lambrate per diventare star di tiktok

    Diventare star di Instagram e TikTok. Con questa missione è nata a Milano la Defhouse: prima casa-scuola al mondo per formare talenti duraturi del web. Entrando nel loft - 500 mq più terrazzo con piscina, zona est della città - sontuosamente pop, sembra di atterrare su un pianeta vietato ai maggiorenni e tuffarsi in un programma Mtv anni 90, con boy band palestrate in loop. Un filtro Instagram materializzato, tutto super design, ogni angolo studiato per funzionare da set.

     

    All'ingresso, un tabellone con le facce degli otto ragazzi under 20 che a ottobre, già piuttosto popolari, si sono trasferiti a vivere lì, e un numero: i milioni di follower che avevano al momento dell'arrivo nella "casa". Casa che nulla c'entra con quella celeberrima del Grande Fratello. Qui gli inquilini vivono e studiano e soprattutto girano dirette web - 20-30 al giorno - ma possono fare dentro e fuori liberamente.

     

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    Defhouse nasce dal fiuto di Luca Casadei, fondatore di Web Stars Channel, il più grande inventore di talenti digitali italiani: Favij, Frank Matano, i Me contro Te. Un passato da manager di personaggi tivù e una curiosità antropologica per i meccanismi del successo, che ora si è buttato in questo nuovo progetto tarato su TikTok, il social cinese più spensierato, che Trump ha cercato invano di bandire e che piace ai teenager, compulsivi nell'assimilare contenuti leggeri che durano manciate di secondi.

     

    la defhouse per diventare star di tiktok 12 la defhouse per diventare star di tiktok 12

    In America ci sono altre concept-house, tipo l'Hype House di Los Angeles, ma nessuna come quella milanese, che investe sull'educazione al successo e che viene definita «un progetto per dare valore alla Gen Z». «Inizialmente non ero convinto», spiega Casadei, «per me TikTok era una piattaforma dove il più bravo era quello che muoveva meglio le labbra in sincrono. Poi ho riflettuto. Quello che pensavo io dei tiktoker era quello che ti direbbe ogni adulto. Ragazzini che fanno balletti che non sanno niente di politica, attualità, ambiente, niente di niente. Quindi decido che la concept-house deve avere due anime: il design e la formazione».

     

    la defhouse per diventare star di tiktok 2 la defhouse per diventare star di tiktok 2

    Così gli otto creator - che non sono influencer, considerati un'evoluzione delle telepromozioni - dialogano con personaggi, più o meno noti, che vanno a trovarli per insegnare loro qualcosa.

     

    Pure il premier Giuseppe Conte è stato contattato per una diretta Instagram. E intanto seguono corsi di attualità e sostenibilità oltre a quelli di ballo, canto, inglese, dizione. E pure bon ton. «Vedo troppi giovani che usano le posate come vichinghi. Questo perché i genitori sono schiavi dei loro figli: puliscono e cucinano per loro e li giustificano su ogni cosa». Nella Defhouse, invece, i ragazzi si fanno tutto da soli.

     

    Si sono imposti come collettivo, hanno 13 milioni di fan: «Insieme ci completiamo e arriviamo a pubblici diversi», spiega Simone, 20 anni, dalla provincia di Mestre, studente di economia.

     

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    Tommaso, 16, dice di venire «da un piccola cittadina della Lombardia: Bergamo» e di aver abbandonato lo sci agonistico perché sogna di fare l'attore. I loro consumi culturali sono piuttosto vintage: Christin De Sica, Karate Kid, Brad Pitt, Leo DiCaprio, Michael Jackson, Checco Zalone.

     

    Le ragazze, come sempre, determinatissime: Jasmin, romano-brasiliana, 17, ha alle spalle già un'altra vita da pattinatrice olimpica. Canta, balla, recita, parla tre lingue e - dice - diventerà una star stile Disney in Argentina. Per tutti l'esperienza dell'accademia è importante perché «ci stimola a scoprire sogni che prima non sapevamo neanche di avere».

     

    yusuf yusuf

    Che cosa funziona sui social? «La spontaneità, essere se stessi», dicono in coro. Yusuf, di origini marocchine, non si spiega il suo successo personale in Thailandia e Indonesia, con 3 milioni di fedeli follower.

     

    Come molti loro coetanei, i tiktoker non vengono pagati per lavorare, stanno lì e creano gratis. Anche se la Defhuose macina sponsor. «La casa è un editore a tutti gli effetti», continua Casadei, «i brand salgono a bordo per andare a parlare con un determinato target, la Gen Z. Pensavamo di andare a break even dopo 3 anni perché le spese sono notevoli, solo di affitto 500 euro al giorno. Invece ci siamo arrivati in 2 mesi».

     

    florin vital florin vital

    Insomma, forse la formula per avere successo con i nuovi linguaggi digitali esiste, anche se per la maggior parte degli adulti restano codici alieni e sfuggenti. Ma il futuro galoppa, inesorabilmente, in quella direzione lì: «Per rendersene conto basta andare al ristorante - conclude Casadei - e vedere quanti bambini hanno davanti un telefonino». Piccoli web-nativi crescono. E non è un caso che lo Youtuber più pagato del 2020 sia un novenne: Ryan Kaji. 25 milioni di euro scartando giocattoli.

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