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    “MI MISERO 220 PUNTI INTERNI DI SUTURA. DISSI A MIA MADRE: SE MI VUOI BENE, UCCIDIMI” – ROBERTO BAGGIO RICORDA LA LESIONE AI LEGAMENTI DI 36 ANNI FA CHE STAVA PER TRONCARGLI LA CARRIERA: “ERO AL VICENZA, GIOCAVAMO CONTRO IL RIMINI DI ARRIGO SACCHI. FECI UNA SCIVOLATA E SENTII UN DOLORE ATROCE. DIAGNOSTICARONO UN ANNO DI STOP, FU UN DRAMMA, MI CADDE IL MONDO ADDOSSO. VOLEVO LASCIARE PERCHÉ…” - VIDEO


     
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    Da corriere.it

     

    roberto baggio roberto baggio

    Era il 5 maggio del 1985, esattamente 36 anni. E Roberto Baggio era già una promessa del calcio italiano, ma non ancora il grande campione che avrebbe fatto infiammare di entusiasmo i tifosi di Fiorentina, Juventus e poi Milan, Bologna, Inter, e per finisce Brescia.

     

    La sua carriera doveva per la verità ancora cominciare, ma stava già per finire proprio quel giorno: «Avevo diciotto anni, giocavo nel Vicenza e quel giorno giocavamo contro il Rimini di Arrigo Sacchi. Feci una scivolata e sentii un dolore atroce. Durò un secondo, poi sparì.... Un attimo dopo però realizzai che mi ero infortunato seriamente: il riscontro fu lesione al crociato sinistro e al menisco.

    roberto baggio roberto baggio

     

    Si parlava di un anno di stop». Roberto Baggio, con virgolettati riportati da un post dal profilo Calcio Totale, comincia così un lungo racconto di quella giornata poco nota ai più, a cui evidentemente ha più volte pensato nel corso della sua lunga carriera, fino a fissarla in maniera netta nella memoria.

     

    Il rischio

    Il rischio serio era che quell’infortunio limitasse la consacrazione di un giovane talento, che a Vicenza, all’epoca impegnata nel campionato di serie C1, aveva già richiamato l’attenzione dei più titolati club di serie A e che anzi da poco aveva firmato con la Fiorentina: « Avevo le graffette su tutta la gamba, il ginocchio era molto gonfio. Mi misero 220 punti interni di sutura — racconta ancora il Divin Codino nel lungo post —. Fu un dramma, mi cadde il mondo addosso. Volevo lasciare perché pensavo di non poter più camminare. A mia madre dissi una cosa assurda: “se mi vuoi bene uccidimi”».

    roberto baggio roberto baggio

     

    La voglia di morire

    La signora Baggio naturalmente gli fece cambiare idea. «Capii che la vita impone di ripartire ogni giorno — conclude l’ex fantasista che oggi ha 54 anni —. Accettare e superare le difficoltà. Molti che avevano avuto il mio stesso infortunio smisero di giocare, e io lì ci andai molto vicino».

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