florenzi dzeko
1. LITE TRA DZEKO E FLORENZI DIETRO IL RITIRO
Matteo De Santis per “la Stampa”
Nelle parole e nei pensieri di chi alberga a Trigoria non c'è altra via che il massimo sostegno a Di Francesco, nel calendario di chi osserva «disgustato» da Boston ci sono due appuntamenti della verità marchiati di rosso. In quattro giorni, tra il derby regionale di domani con il Frosinone e quello cittadino di sabato con la Lazio, l'imputato Eusebio si gioca la Roma, condotta cinque mesi fa in semifinale di Champions e adesso in una falsa partenza da 5 punti in altrettante giornate di campionato.
Il primo giorno del ritiro punitivo nel ranch di Trigoria è scivolato via tra l' immancabile confronto allenatore-squadra e il voto di fiducia al tecnico rinnovato dal duo dirigenziale Monchi-Baldissoni.
Frosinone e Lazio, con possibile appendice con il Viktoria Plzen in Champions e l' Empoli dell' ex Andreazzoli, prove d' appello per ritrovare una squadra smarrita che nel disastro di Bologna ha anche lanciato segnali di scollamento nervoso.
pallotta
Prima in campo, dove Dzeko e Florenzi hanno avuto un animato botta e risposta in pubblico, poi negli spogliatoi, quando un paio di senatori hanno allestito un confronto a volume più alto del solito. Scene spiacevoli che hanno indotto Di Francesco, poi avallato dalla società, a calare la carta del ritiro per cercare di riaggiustare i cocci. Se non ci riuscirà il tecnico della rimonta impossibile rifilata al Barcellona, il sogno americano, quasi impossibile, è quello di affidare l' eventuale opera di restauro ad Antonio Conte.
2. ROMA, PALLOTTA CONTRO MONCHI
Ugo Trani per “il Messaggero”
PALLOTTA MONCHI DI FRANCESCO
Avanti con Di Francesco: il messaggio che arriva da Trigoria è scontato, non essendoci al momento l' exit strategy. Il Frosinone è così vicino che non c' è tempo, anche volendo, per il ribaltone immediato. In più non c' è intesa tra Boston, Londra e la Capitale. Tra le varie anime del club che, come spesso è accaduto in passato, non sono in sintonia sul sostituto da ingaggiare in corsa. Pure al momento di scegliere Spalletti, negli ultimi mesi del 2015, non ci fu l' unanimità.
Tant' è vero che lo sbarco fu postdatato. Manca quindi il candidato unico e, di conseguenza, conviene per ora non intervenire, anche se l' attuale allenatore sa di essere all' ultima chiamata. Fiducia a ore. Le prime 72 scadono dopo la gara di domani sera all' Olimpico.
APPESO AL RISULTATO
di francesco
Di Francesco, insomma, non ha la certezza di resistere a lungo sulla panchina giallorossa. Naviga a vista, di partita in partita. In caso di vittoria contro il Frosinone, ecco altre 72 ore (scarse) a sua disposizione: sarebbe confermato fino al derby di sabato pomeriggio. Da non perdere, per arrivare al match di Champions contro il Viktoria Plzen di martedì 2 ottobre. Si andrà avanti così fino a sabato 6 contro l' Empoli. Perché poi Pallotta, nella sosta per gli impegni delle nazionali, prenderà la decisione definitiva.
Dentro o fuori. Ad oggi il presidente ha solo telefonato a Baldini, incaricandolo di valutare il profilo ideale.
SITUAZIONE IMBARAZZANTE
Il ritiro, di solito, serve per far gruppo (nel pomeriggio la visita di mogli e bimbi: in lacrime il figlio di Perotti al momento di tornare a casa).
Non a Trigoria, almeno di questi tempi. Perché l' unità (di crisi) non c' è. I dirigenti hanno idee diverse sul da farsi. Se cambiare o no. Come, quando e chi. A Roma non la pensano come a Boston e a Londra.
eusebio di francesco
Facile capire chi avrà la meglio. Restare insieme è comunque utile per confrontarsi. Monchi lo ha fatto con Di Francesco già domenica sera. Il ds è deluso dal rendimento di qualche titolare e ne ha parlato con l' allenatore. Che, però, deve scegliere la rotta per uscire dalla tempesta. Senza ripensamenti e cambiamenti.
monchi meme
È il consiglio girato da Monchi a Di Francesco. Anche perché il ds, nei colloqui individuali dei giorni scorsi, ha preso atto del desiderio dei giocatori: continuità nel sistema di gioco e nella formazione. Il tecnico, invece, è amareggiato per il black out dei senatori: scena muta, giovedì scorso, nella riunione allargata solo a loro. Avrebbe voluto conoscere il loro parere: sono rimasti allineati e coperti. Adesso con loro dovrà firmare l' armistizio, cucendogli addosso il modulo su misura.
monchi meme
L' obiettivo: ritrovare lo spirito della stagione scorsa. Andando incontro a Dzeko. Perché il centravanti è il più inquieto. Non ha condiviso il ridimensionamento estivo, con le partenze eccellenti: avrebbe voluto che l' allenatore si mettesse di traverso, senza farsi condizionare dal rinnovo di contratto appena firmato. Il pensiero di Dzeko è condiviso da altri big. Che gli vanno dietro. Il nervosismo, comunque, monta. Discussioni se ne vedono ormai in ogni match, l' ultima nel tunnel del Dall' Ara. Anche Di Francesco ha urlato spesso in partita. E si è ripetuto nel discorso del day after alla squadra: «Adesso non farò più sconti a nessuno», la sintesi del suo sfogo. Ormai ha capito chi non lo segue.
CONSULENTE AL LAVORO
monchi meme
La divisione dei ruoli (e non solo) è sempre più evidente nella Roma. E inquietante. Monchi si sente isolato quanto Di Francesco. E scavalcato. Così, in caso di esonero del tecnico, sarebbe pronto a dimettersi. Come Gandini, ma l' ad per andare al Milan. Baldini, invece, già macina sostituti. Nella lista dei disponibili, con Paulo Sousa (il Tianjin Quanjian lo libera, ma con robusta penale da pagare) e Blanc, ecco che prende quota Donadoni, contrario per ora ad allenare il Giappone e favorevole all' avventura in Cina: piace alla proprietà. Aziendalista come lui ce ne sono pochi. Montella figura nell' elenco. E Conte rimane alla finestra. Con vista sul futuro.
3. RANIERI
MONCHI NAINGGOLAN
Di Francesco è uno dei migliori giovani tecnici che abbiamo in Italia. Per ragioni di fair play finanziario è stata cambiata la squadra, sono stati venduti tre giocatori che erano la spina dorsale della Roma. Ho fiducia in lui e spero che possa continuare a fare il suo lavoro. Ha bisogno di stimolare il gruppo per ritrovare il bandolo della matassa". Claudio Ranieri tenta di dissipare le nuvole nere che si addensano sulla testa del tecnico giallorosso, dopo i ko a ripetizione in Champions e campionato.
LA VOGLIA - E se arrivasse una chiamata della società? "Nella mia mente c'è tanta voglia di lavorare ad un progetto forte, serio - risponde a 'Radio anch'io Sport' - Sono un tifoso, la Roma è nel mio cuore, ma spero che Di Francesco possa andare avanti". Qualche tifoso rimpiange Francesco Totti, sostenendo che nella Roma attuale non sfigurerebbe: "Non so quanto abbia voluto smettere e quanto lo abbiano portato a questa decisione. Ma ormai lui è il passato, non possiamo continuare a vivere di ricordi. Il calcio va avanti".
ranieri
DI FRANCESCO E IL MERCATO - Se Di Francesco non ha condiviso la campagna acquisti e cessioni dovrebbe dimettersi? "Quando l'allenatore firma un contratto conosce la filosofia del club. La Roma vende da anni i pezzi migliori, poi è chiaro che un rendimento così non se l'aspettava nessuno. La Fiorentina ha cambiato tanto, ma sta volando, anche perché là i giovani li coccolano. A Roma è diverso: i giocatori hanno paura di toccare il pallone, sembra che scotti". "Le potenzialità ci sono - ha aggiunto Ranieri - ma deve trovare la scintilla. Un consiglio a Di Francesco? Solo di non ascoltare nulla e lavorare tantissimo nella testa dei giocatori, che vengono condizionati dall'ambiente. Sta a loro trovare la forza di reagire. Ci sono tanti giovani, ma devono avere il tempo di maturare. E forse non tutti sono da Roma. Nella Capitale il tifo è viscerale, invece ai sostenitori giallorossi dico di stare vicino alla squadra per aiutarla a superare questo momento".
ranieri
LIVELLO DEL CAMPIONATO - A giudizio di Ranieri "il livello del campionato è buono, la Juventus sta facendo di tutto per vincere la Champions, è il nostro faro in Europa, anche grazie allo stadio di proprietà, e bisogna seguirne l'esempio. Bisogna fare bene nelle coppe europee perché solo così si può valutare il livello della nostra Serie A".
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