Flaminia Savelli per repubblica.it
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Una nube tanto densa e scura che vigili del fuoco e agenti della polizia locale hanno deciso di chiudere la strada: l'allarme per un pericoloso incendio scoppiato nella pineta di Castel Fusano è scattato oggi alle 15. Le fiamme sarebbero divampate in più punti: il primo all’Infernetto, a ridosso di via Martin Pescatore. Un altro, poco dopo, in via del Circuito. Un terzo in via Lido di Castel Porziano. Il secondo rogo si è propagato verso via Cristoforo Colombo che è stata chiusa all'altezza di via di Casal Palocco, in entrambe le direzioni. Il rogo ha lambito alcune abitazioni che per questo motivo sono state evacuate.
Mentre i vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere l'incendio all'interno della pineta, i carabinieri hanno prima fermato e poi in serata arrestato un uomo. Si tratta di un 22enne originario di Busto Arsizio, sorpreso nell'area in cui ha avuto origine l'incendio: il giovane è stato notato mentre incendiava alcuni fazzoletti di carta e alla vista dei militari ha tentato di nascondersi nella vegetazione.
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Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con un canadair e i vigili urbani per coordinare il traffico locale con le deviazioni. I roghi sarebbero divampati contemporaneamente ma ulteriori accertamenti dei pompieri potranno essere effettuati solo quando le fiamme verranno spente. Si tratta del terzo incendio scoppiato nella pineta di Castelfusano dall’inizio del mese di luglio. Un allarme continuo per il polmone verde che si affaccia sul litorale. La pineta di Castelfusano fu devastata nell'estate del 2000 da un incendio di grandi dimensioni che compromise in parte la vegetazione formata da pini secolari.
"Vediamo una colonna di fumo altissima, il cielo in lontananza è nerissimo, è un incendio grande". Così alcuni bagnanti di uno stabilimento di Ostia descrivono cosa vedono dalla spiaggia. "Alcuni sono già andati via, soprattutto chi era con i bambini - spiegano - quello che si vede in lontananza non è certo rassicurante".
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L'assessore capitolino all'Ambiente, Pinuccia Montanari, parlando con l'agenzia Ansa ha detto: "Saremo lì fino a quando non sarà domato, anche stanotte se necessario. Però al contempo credo che vada, con grande attenzione, approfondita la situazione in ordine ad eventuali mani criminose dietro questo incendio".
Mentre la sindaca Raggi, poco dopo essere arrivata sul posto ha rimarcato: "La situazione è gravissima, non si esclude alcuna ipotesi sulle cause. C'è la necessità che sia presa in carico da tutti, il municipio non può essere lasciato solo. Serve l'aiuto della Regione e del Governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a questo disastro ambientale".
Intanto il leader dei Verdi Angelo Bonelli rivolgendosi alla sindaca dice che "quello di Castel Fusano è un disastro ambientale annunciato, da settimane la pineta ha subito roghi dolosi per mano di criminali e invece di intensificare i controlli 24 ore su 24, chiedere lo spostamento fisso di un elicottero della protezione civile, Raggi ha sperato nella buona sorte che si è trasformata in mala sorte".
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Ed è botta e risposta sulla tempestività dell'invio del canadair tra la sindaca e la protezionne civile della Regione Lazio. Raggi, arrivata sul posto aveva infatti dichiarato che "il primo è arrivato" a Castel Fusano "dopo un'ora quando il fuoco era già divampato purtroppo". Poi ha aggiunto: "Il lavoro con le altre istituzioni
prosegue. Ci siamo rimboccati tutti le maniche di fronte a questa emergenza." La protezione civile del Lazio ha invece precisato che la segnalazione del rogo "è arrivata alle ore 15:51 e il primo elicottero è stato inviato alle ore 15:52".