Da “ansa.it”
CROLLO PALAZZO ROMA
Sono arrivati alla spicciolata con borse e carrelli per poter prendere alcuni effetti personali, soprattutto vestiti. Ma gli inquilini del palazzo di Roma interessato da un crollo nella notte tra il 21 e il 22 gennaio hanno avuto una triste sorpresa: "Ci hanno detto che al momento non è possibile entrare perché il palazzo non è sicuro". Dunque, al momento, nessuno potrà accedere all'interno della struttura.
"Ho pensato che quei vigili del fuoco così gentili sarebbero morti per colpa mia". La signora Fusco, che viveva al quarto piano, racconta tra le lacrime quanto accaduto. "Mi hanno buttato giù dal letto e ospitata, in vestaglia, dentro una macchina dei pompieri - aggiunge - ho chiesto loro di prendere delle medicine per mio marito e li ho visti entrare nel palazzo.
CROLLO PALAZZO ROMA
Poi un fortissimo boato e ho pensato che sarebbero morti per colpa mia, mi sentivo responsabile. Ho avuto tanta paura ma poi, dopo una nube di polvere, li ho visti uscire con le medicine sani e salvi. E' stato un miracolo". "Ho subito uno choc terribile anche perché all'inizio pensavo fossero i ladri - ricorda - Ora spero solo di tornare presto perché stare in albergo non è piacevole e vorrei tornare a vivere a casa mia"
Poteva provocare molti morti il crollo del palazzo che si è verificato a Roma nelle prime ore del mattino. Ad evitare la tragedia è stata un'inquilina che ha dato l'allarme intorno alle quattro perché, sentendo scricchiolii e rumori strani, si era insospettita: temeva che i ladri stessero entrando in casa.
Sono subito intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani che hanno fatto in tempo ad evacuare le circa dieci famiglie che abitano lo stabile. Secondo quanto si apprende, il crollo sarebbe avvenuto davanti agli occhi degli inquilini appena usciti dal palazzo di lungotevere.
AGEA CROLLO PALAZZO ROMA
"Adesso chi ha causato tutto questo deve pagare" afferma l'inquilina che ha per prima dato l'allarme , la signora Agea. A chi le chiedeva se si rendesse conto di aver probabilmente salvato delle vite la donna ha risposto: "Non ho fatto nulla, ho solo chiamato i soccorsi".
"Io abito al quinto e sesto piano - riferisce Massimo Goffredo, 48 anni, architetto e residente del palazzo - Nell'appartamento accanto al mio, cioè quello del crollo, stavano facendo dei lavori, hanno rimosso dei tramezzi che 'collaboravano' con i muri portanti, cioè sostenevano parte del peso.
Si vedeva dalla mia finestra. L'idea era un grande open space. Io non sapevo se avessero puntellato. Inoltre al piano di sopra - riporta - c'erano degli enormi e pesantissimi vasi di cemento, pieni di terra e acqua, per cui più volte avevamo protestato. A mio avviso il loro peso ha contribuito al cedimento"
Tre i piani crollati. Il cedimento strutturale ha interessato settimo, sesto e quinto piano di un edificio al civico 70, vicino al teatro Olimpico. I lavori in un appartamento dell'edificio potrebbero aver causato il crollo. Il comandante dei vigili urbani di Roma Raffaele Clemente, ha affermato che "C'è un' indagine di polizia giudiziaria, pare ci fossero dei lavori e dobbiamo capire che tipo di interazione ci sia stata tra i lavori e il collasso. Si saprà di più nel primo pomeriggio".
ROMA CROLLO PALAZZO LUNGOTEVERE
La Procura di Roma aprirà un fascicolo di indagine. Il procedimento, che sarà coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari, potrebbe essere rubricato con l'ipotesi di reato di crollo colposo di edificio.
I magistrati di piazzale Clodio attenderanno il rapporto dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute sul luogo del crollo. Il lavoro dei magistrati punterà a stabilire se a provocare le lesioni e il crollo degli ultimi piani del palazzo possano essere stati i lavori di ristrutturazione all'interno di un appartamento.
Lo stabile crollato è del 1928, finito nel 1939, ed è costruito con determinati criteri strutturali. Tutto il resto dell'edificio infatti ha retto, qualcosa sarà successo al V piano, e il solaio sottostante regge da solo il peso delle macerie.
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"Io - racconta l'ingegner Andrea Ciacchella- abito al secondo piano del palazzo. A mezzanotte e venti l'inquilina del 7 piano ha sentito degli scricchiolii. Avendo contatti diretti con le forze dell'ordine, ha chiamato e sono accorsi i vigili del fuoco". E li ho fatti entrare anche a casa mia - ha affermato - ma da me non c'erano problemi. Allora siamo saliti al settimo piano, e c'erano delle aperture sul solaio, lungo la muratura.
Per cui con i vigili del fuoco abbiamo ipotizzato un cedimento e concordato l'evacuazione. Al momento del crollo - prosegue - non ho visto nulla, c'era una grande nube, sembrava come le Torri Gemelle. Saranno state le 2 di notte, ma avevo perso la cognizione del tempo. I vigili del fuoco stavano per rientrare per un secondo sopralluogo - ha aggiunto - per fortuna non sono rientrati".
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RIMARRA' CHIUSO IL TEATRO OLIMPICO - "Il teatro Olimpico é compromesso, non potrà operare per un po'. Non sappiamo se la struttura sia stabile, ma certo non possiamo far accedere spettatori in un edificio cosî". Lo afferma il comandante dei vigili urbani Raffaele Clemente, ai piedi dell'edificio parzialmente crollato a lungotevere Flaminio, dove ha sede il teatro.
Sul posto sono accorse la presidente del teatro Francesca Pugliese e Lucia Montefoschi, direttore artistico e amministratore delegato. "Ancora non abbiamo informazioni sui danni strutturali - spiegano - Non siamo entrati.
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Presumibilmente non ci sono danni. Ora ci vogliamo organizzare in modo tale che il danno sia il minimo possibile per i lavoratori e il pubblico. Certamente stasera non ci sarà lo spettacolo". L'Olimpico ha al momento in cartellone lo show 'Pezzi da 90' dell'attore brillante Max Giusti, dal 19 al 24 gennaio
A seguito del crollo, è stato chiuso al traffico il Lungotevere Flaminio, nel tratto che va da piazza Gentile da Fabriano a Ponte Duca D'Aosta (Stadio Olimpico).
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