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    ROMA IN TRANS - AL PRENESTINO, TROVATO IN UN CANALE IL CORPO SEMINUDO DI UNA TRANS - NELLA BORSA ACCANTO AL CADAVERE NON C'ERANO NÉ DOCUMENTI NÉ SOLDI NÉ CELLULARE. E' STATO TROVATO SOLAMENTE UN FLACONE DI PSICOFARMACI - SI SEGUE LA PISTA DELL'OMICIDIO COMPIUTO DA UN CLIENTE MA ALCUNE "COLLEGHE" RACCONTANO DI UNA DISCUSSIONE AVVENUTA CON UN'ALTRA TRANS LA SERA PRECEDENTE…


     
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    Camilla Mozzetti per "il Messaggero"

     

    È un corpo senza ancora un nome quello della donna trans trovato riverso in terra, supino, ieri mattina alle spalle della Prenestina. «Sembrava stesse dormendo», racconta un uomo che per primo ha dato l'allarme fermando una pattuglia dei carabinieri. Ma poi quel rivolo di sangue a macchiare l'asfalto che continuava a uscire copioso da un orecchio ha levato via ogni dubbio.

    TRANS IN STRADA TRANS IN STRADA

     

    Quella donna era morta almeno da dieci ore come accertato da una prima analisi del medico legale. Sono da poco trascorse le 7.30 quando un residente di zona passando in quella stradina dove trans e clienti si ritrovano di notte scorge un corpo disteso sull' asfalto. Sul posto arrivano i sanitari del 118 ma non c' è nulla da fare. Partono i rilievi dei carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e dei militari della compagnia di Montesacro per cercare di delineare i contorni di quello che appare come un omicidio.

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    Ma non si esclude nessun' altra ipotesi, a partire dalla caduta accidentale fino al suicidio. Al fianco del cadavere i militari trovano una borsa ma dentro non c' è praticamente nulla: né documenti, né denaro, né cellulare. Solo un flacone di benzodiazepine vuoto.

     

    LE INDAGINI

    «Io la conosco, so chi è» inizia a gridare un' altra trans che in tarda mattinata arriva sulla Prenestina. Di fatto però non c' è ancora un riconoscimento ufficiale e il corpo - di un' età compresa tra i 35 e i 40 anni probabilmente sudamericano per il colorito della pelle - resta senza un nome. Da una prima analisi sul corpo della donna non sono emerse ferite lacero-contuse ma solo un grande ematoma all' altezza della nuca causato forse da un colpo inferto con un bastone oppure cagionato da una rovinosa caduta, magari a seguito dell' assunzione degli psicofarmaci.

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    Di certo a insospettire gli investigatori anche il fatto che nella borsa della donna non ci fossero effetti personali. Che sia stata derubata in seguito a una lite finita male con un cliente o con un' altra trans? Sul posto non ci sono telecamere e quindi immagini utili alle indagini ma in via Ugento alcune colleghe della donna raccontano di una discussione avvenuta con un' altra trans la sera precedente. Ora solo l' autopsia che verrà eseguita all' istituto di medicina legale della Sapienza potrà far luce sul caso.

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