Daniele Sparisci per il “Corriere della Sera”
ROSBERG E HAMILTON i
Nessuna scusa, niente mani tese, il secondo tempo fra Rosberg e Hamilton prosegue fuori dai circuiti. Sull’arena dei social network la coppia più scoppiata della F1 si lancia messaggi più o meno diretti.
È la conferma che il clima in Mercedes resta bollente: il faccia a faccia di domenica fra i due piloti insieme ai vertici della squadra dopo l’incidente di Spa sembra non sia servito ad allentare la tensione.
ROSBERG E HAMILTON
Su Twitter l’ex campione del mondo ha pubblicato una foto emblematica di uno striscione con su scritto: «Si vince e si perde insieme». Non solo una dedica ai suoi tifosi che lo hanno esposto sulle gradinate delle Ardenne. Di questi tempi suona come un’ultima chiamata al suo team, dal quale si sente tradito e non abbastanza protetto. Subito dopo il faccia a faccia, Lewis ha accusato Nico di avere ammesso di non aver fatto nulla per evitare il contatto al 2° giro.
Toto Wolff
Un colpo basso per mettere fuorigioco il rivale — costretto a una a gara disastrosa per i danni subìti — e allungare il passo nella corsa al Mondiale. Una tesi che a molti è sembrata esagerata. Le parole sono smorzate dal grande capo della Mercedes Toto Wolff, secondo il quale Nico è stato frainteso. È stato un normale incidente, come dimostrerebbe la scelta dei commissari di gara di lasciar correre. Il match sembrava finito lì, o meglio rimandato sul ring di Monza.
NIKI LAUDA
Ma Rosberg l’ha prolungato con un videomessaggio. Il tedesco è in canoa in un lago artificiale ad Amburgo: la chioma bionda — vaga somiglianza con Leonardo DiCaprio — in primo piano per rispondere all’ex amico: «Ho saputo cosa ha detto Lewis alla stampa, qual è la sua versione dei fatti. La mia è molto diversa. Ma è meglio che me la tenga per me, che non entri troppo nei dettagli».
ricciardo
Già ma allora perché parlare in mondovisione? Forse per ammorbidire i toni soprattutto verso il team che lo ha criticato duramente e ha annunciato provvedimenti già dal Gp italiano per riportare l’ordine? «C’è stato un incontro importante, e quando capitano queste cose dobbiamo sederci e rielaborale. Così è stato, ognuno ha detto la sua. Adesso è ora di andare avanti. Di sicuro ci saranno altri meeting, come quello in Ungheria per vedere se dobbiamo cambiare il nostro approccio. Per fortuna abbiamo grandi leader nel team come Paddy, Toto e Niki. È molto importante in queste situazioni. Sono fiducioso che ritroveremo la nostra strada e riprenderemo a lottare a Monza».
Sebastian Vettel
Riuscirà la triade Lowe-Wolff-Lauda al timone della Mercedes a correggere la rotta di una barca che viaggia fra onde pericolose, dopo essere stata a guardare mentre Nico e Lewis se le davano in un crescendo di colpi ai confini del lecito? La risposta non arriverà solo dalla prossima gara, ma anche dalle manovre di mercato. Hamilton ai ferri corti con i tedeschi con cui è legato fino al 2015, potrebbe aprire il domino. E con Vettel che in Red Bull non ne può più di prenderle dal compagno Ricciardo, parecchie caselle resterebbero scoperte. Destini che si uniscono.