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    ROSSI DI RABBIA - SEGNALI DI PACE DA MARQUEZ E LORENZO MA VALENTINO NON CI STA: “DIFFICILE DIMENTICARE” - DAL 2016 LA SOCIETA’ DI VALE NON PRODURRA PIÙ IL MERCHANDISING DI MARQUEZ: LA STAGIONE DELLA RIVINCITA E’ GIA' INIZIATA


     
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    Massimo Calandri per “la Repubblica”

     

    LORENZO MARQUEZ ROSSI LORENZO MARQUEZ ROSSI

    Due giorni dopo è tornato sul luogo del “biscotto”, il circuito Ricardo Tormo. Che brutta cera. Mai visto un Valentino così. «Proverò a mettermi tutto alle spalle. Non sarà facile ». E’ arrivato con calma, verso mezzogiorno. Cinquantasette giri, non ne aveva voglia.

     

    Dodicesimo tempo a quasi un secondo da Marquez e a 6 decimi da Lorenzo, però chi se ne importa? Oggi secondo giorno di test in vista della prossima stagione. «Poi un po’ di vacanza. Ne ho bisogno».

     

    Nessun contatto con quei due, neppure uno sguardo. Marc e Jorge invece gli hanno lanciato segnali di pace. «Forse al suo posto avrei fatto lo stesso», diceva Jorge. Ma come? Non giurava di aver perso per sempre il rispetto nei confronti del compagno di squadra? Pare ci abbia già ripensato. «Servirà tempo, magari le cose torneranno come prima», sorride il maiorchino.

    ROSSI ROSSI

     

    E Marquez: «Passerà un mese, Rossi ripenserà alle parole che ha detto. Capirà. Mi piacerebbe stringergli di nuovo la mano, un giorno». Il pesarese non ci casca mica. «Ho già detto tutto, non cambio idea». Gli chiedono se il contratto di merchandising tra la sua VR46 e Marquez sarà rinnovato. «Secondo voi?».

     

    Il mondiale delle rivincite, delle vendette, è appena iniziato. Niente sarà più come prima.

    Per via di quelle ferite che chissà se si potranno mai rimarginare. E poi perché la Dorna ha imposto una rivoluzione in nome della democrazia, dello spettacolo, del business.

     

    Tornano le gomme Michelin, sostituiscono le Bridgestone: dietro sono più morbide e hanno un incredibile grip, davanti – per ora - si gestiscono a fatica. Arriva la centralina unica, come in F1: permette ai team meno ricchi di risparmiare e impone un passo indietro alle grandi squadre, che facevano dell’elettronica il loro punto di forza.

    VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

     

    Le due cose dovrebbero ridurre il gap tra grandi e piccoli, soprattutto obbligheranno i piloti a cambiare in parte lo stile di guida. «Sembra di essere tornati indietro di parecchi anni, diciamo al 2008-2009», spiega Rossi. È l’unica volta che gli s’accende lo sguardo. «È presto per parlarne, però direi che con queste novità sarà più difficile mantenere lo stesso passo, un giro dopo l’altro. Ci sarà più battaglia ».

     

    La battaglia, quello che Valentino desidera più di ogni altra cosa. Ieri sono caduti in quindici, il primo a gambe all’aria è stato Marquez, anche Iannone è finito giù però ha chiuso e meno di un decimo da Marc.

     

    L’abruzzese tra una settimana sarà operato alla spalla e sembra avere le carte in regola per diventare uno dei protagonisti della stagione che verrà. «Spero che il prossimo anno finiscano tutte queste polemiche e il motociclismo resti uno sport pulito, vero».

     

    valentino rossi valentino rossi ROSSI ROSSI

    Lo vorrebbe tanto anche il Dottore, però non parlategliene in questi giorni. Un giornalista spagnolo che gli mette il microfono sotto il naso, gli domanda secco: Vale, ne hai ancora voglia? «No», risponde. E gli si forma una lunga ruga sul viso.

     

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