Da “Circo Massimo - Radio Capital”
rosy bindi
Arrivi e partenze alla stazione del Pd. C'à chi va via, come Renzi e i renziani, e c'è chi ritorna, come Rosy Bindi. Ma la ex ministra della Sanità, in un'intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, specifica: "Mantengo ancora le dovute distanze dal Pd. Non sono ancora in casa. Sono in tenda, nel giardino. Comunque non è proprio esatto dire che sono rientrata dopo l'uscita di Renzi: la mia presenza è stata notata nella direzione del dopo scissione ma ero già stata in Nazareno due volte, ho dato il mio contributo per formare questo governo".
Un governo che, adesso, è retto anche da Italia Viva: ci si può fidare di Matteo Renzi? "Non chiedetelo a me che non mi sono mai fidata", risponde Bindi, "Ma credo che oggi siano molti di più quelli che si guardano le spalle". L'accordo fra dem e 5 stelle "andava fatto all'inizio della legislatura. E saltò", ricorda, "perché Renzi disse no da Fazio".
GIUSEPPE SALA ROSY BINDI
Un governo nato in contrapposizione a Salvini, che "ha mostrato nell'ultimo anno la sua pericolosità, per i rapporti con l'Europa e con il resto del mondo, e perché ha tenuto il Paese inchiodato per motivi elettorali al tema dei porti non affrontando i veri problemi del Paese e avendo una visione assolutamente miope sul grande tema dell'immigrazione".
Ma la ex presidente della commissione parlamentare antimafia avverte: "Voltare pagina rispetto a Salvini non è sufficiente per tenere insieme Pd e 5 stelle. Ma è vero che nel Movimento ci sono tanti ex elettori del Pd, e ci sono richieste e domande che possono essere trasformate in risposte lavorando con il Pd. L'alleanza è responsabile, ma con il M5S ci sono ancora tanti problemi da affrontare e da risolvere.
salvini conte di maio
Ad esempio sulla diminuzione dei parlamentari: senza una riforma della legge elettorale e senza intervenire sul funzionamento del Parlamento rischia di essere un vulnus nella democrazia rappresentativa".
Nessun passo indietro, però: "Se il Pd ha preso un impegno sul taglio del parlamentari lo rispetterà", assicura Bindi, "Ma sarebbe stato più corretto dire che la riforma della legge elettorale, quella sul numero dei parlamentari e un intervento sul bicameralismo dovevano andare di pari passo. Io sono a favore della riduzione del numero dei parlamentari, però voglio rafforzare la democrazia rappresentativa, non metterla a rischio. E credo che su questo con il M5S si debba parlare". E il governo? Durerà fino alla fine della legislatura? "Diciamo che lo auspichiamo. Se si fa sul serio e si danno risposte al Paese, sì. Ma è una condizione impegnativa, non una passeggiata".
renzi zingaretti
Ieri una sentenza della Consulta ha stabilito che il suicidio assistito non è sempre punibile: "Penso che si possa spezzare una piccolissima lancia a favore del lavoro del Parlamento: con la legge sul testamento biologico e la possibilità dell'interruzione delle cure non è proprio vero che ci si trova di fronte a un vuoto normativo, tant'è vero che la sentenza della Corte fa continuamente riferimento alle scelte del Parlamento. Quello che preoccupa", ragiona la cattolica Bindi, "è che paradossalmente questa sentenza, che sembra coprire il vuoto normativo, lo rende ancora più forte. Il Parlamento dovrà intervenire. Quello che chiederei al mio Parlamento, da cattolica, è di non trasformare la strada che la Corte ha aperto in eutanasia. Secondo me non è abbastanza chiaro".
salvini conte