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Laura Asnaghi per "la Repubblica"
Foto Guindani
Red carpet con Naomi e una schiera di supermodel del mitico calendario Pirelli. Con la "venere nera" ieri sera a Milano si sono ritrovate Eva Herzigova, Valeria Mazza, Eva Riccobono, Bianca Balti, Marpessa, Maria Carla Boscono e Ines Sastre. Il motivo? Pirelli ha inaugurato il suo primo store, in pieno centro a Milano e per l´occasione ha voluto i più bei volti celebrati dallo storico calendario, capitanati da Naomi che con Pirelli vanta un rapporto che risale a quando aveva 16 e ben tre presenze nel storico calendario. Con le top, anche il modello Tyson Beckforf, eletto uno dei 30 uomini più belli al mondo. Un concentrato di vip che ha mandato in tilt il traffico.
Più che un "red carpet" quello di ieri sera è stato un "rubber carpet". Infatti, la gomma crea una sorta di strada, segnata da tracce di binari, che entra all´interno del negozio concepito come un capannone industriale (di 1500 metri quadrati) dove tutto è all´insegna del design più raffinato. Nello store si può fare shopping e ammirare, come si fa nei musei, la Maserati rossa del mitico Manuel Fangio con cerchioni e pneumatici rinnovati, una Lamborghini Miura gialla e la moto Ducati, in versione Pirelli.
Il progetto dello store firmato dall´architetto Renato Montagner, direttore creativo delle collezioni Pzero, è fatto in modo tale che il pubblico possa vivere anche l´emozione di scoprire un commesso-robot (pensato per l´angolo gioco per bimbi) o il maxi gommone nero della maison, che affiora da una parete. Tutto questo all´interno di spazi che esaltano i prodotti per l´abbigliamento Pirelli, dagli impermeabili, ai cappellini antipioggia realizzati con Borsalino, dalle sneakers in pelle create su misura da artigiani della scarpa, alle valigie super-chic prodotte con Valextra.
Un´intera parete è "tempestata" di stivali in gomma gialla, mentre una sezione ospita il copertone inciso con cuori, ragnatele e una pistola, dall´artista Scott Campbell, famoso come esperto di tatuaggi, che oggi espone all´Art Basel e che si è fatto strada tatuando carcerati e soldati americani in Afganistan. «Se questo nuovo progetto avrà successo - ha detto Marco Tronchetti Provera - potremo aprire nuovi negozi in Brasile e Cina».
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