"Rientro in #Rai con un personaggio caparbio, autonomo e vitale: un'attrice che si vede togliere tutto solo perché va di moda un altro modo di raccontare".
Sabrina Ferilli è "Gloria" nella nuova serie coprodotta da #RaiFiction.
?Il 19, il 26 e il 27 febbraio su @RaiUno. pic.twitter.com/O019XJk5Fc
— Rai (@Raiofficialnews) February 13, 2024
Emilia Costantini per il Corriere della Sera - Estratti
SABRINA FERILLI
«Un personaggio rischioso? Ho detto tanti no e non me ne sono mai pentita, ho fatto scelte che hanno salvato la mia carriera. Stavolta ho detto sì: di sicuro è fuori dal genere dei ruoli che ho sempre interpretato, eroici, romantici, ma mi sono divertita. È un po’ Viale del tramonto , con varie battute sulla menopausa».
Sabrina Ferilli come sempre ama scherzare, con la sua ben nota autoironia, impersonando «Gloria», lo stesso nome della diva Swanson, nella omonima serie tv con cui l’attrice torna a Rai Fiction dopo oltre 10 anni. Dal 19 al 27 febbraio, tre prime serate su Rai 1 con la regia di Fausto Brizzi, coprodotte da Eagle Pictures.
Gloria Grandi è una ex star del cinema italiano, ora dimenticata e in disarmo: ingoiata dalla serialità televisiva, nonché dagli spot per le creme alla bava di lumaca, sente che il suo talento è sprecato e vuole a tutti costi tornare da protagonista assoluta sul grande schermo. Ci riuscirà?
SABRINA FERILLI
Il suo mefistofelico agente Manlio (Massimo Ghini), un po’ squalo e un po’ cialtrone, glielo fa credere, ma il telefono ha smesso di squillare e la concorrenza di attrici più giovani è spietata.
«Gloria ha superato l’età giovanile — riprende Ferilli — deve fare i conti con gli anni che passano, competere con dive e divette e soprattutto con il mondo dei social, della politica del dolore, di marketing dei sentimenti, dove si vende un po’ di tutto: i figli, i cani, i matrimoni, i lutti, le separazioni. Una situazione assai pesante da gestire, dato che lei appartiene a una generazione diversa ma, essendo una tipa autonoma, caparbia, anche un po’ carogna, decide di riprendersi quello che ha perso».
SABRINA FERILLI
Oltre all’agente, è affiancata dalla sua fidatissima assistente e amica, Iole (Emanuela Grimalda), e anche dall’ex marito Alex (Sergio Assisi) ancora innamorato di lei.
Mentre Gloria non ha un buon rapporto con la giovane, talentuosa figlia Lucilla (Fiorenza D’Antonio), che vuole assolutamente fare l’attrice e oscurare la fama della madre. «Di ex dive come Gloria ne ho incontrate tante — continua Sabrina — non solo donne, anche uomini, e ho cercato di evitarle perché temo che certe modalità possano coinvolgere. Il problema è che questo è un mestiere che mette a dura prova e, se non hai radici bene piantate a terra, vai fuori di testa. Lo vediamo con certi grandi attori americani che sono finiti dipendenti da alcol e droga».
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sabrina ferilli in alberta ferretti con gioielli pasquale bruni
Per quanto riguarda gli anni che passano e che, nell’ottenere ruoli da protagonisti, danneggiano più le attrici che gli attori, Ferilli, riflette: «Oggi è molto cambiata la situazione, vedo tanti film interpretati da attrici di 60 o 70 anni con copioni eccezionali, vincendo pure l’Oscar. Però è vero che esistono cliché narrativi e c’è ancora tanto da fare per abbattere i pregiudizi.
A me non succederà mai di essere messa da parte, il mondo dello spettacolo non mi ha mai deluso, da oltre trent’anni ho un approccio sano con il mio lavoro: sul set sono stata soprannominata “carro armato”, sono la prima ad arrivare e l’ultima ad andarsene. Certo, le delusioni ci sono state, per progetti non andati in porto, ma questo fa parte di tutti i mestieri. Io vivo nel presente e vedo il futuro roseo».
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