Alessandro Sallusti per “il Giornale”
SALLUSTI
Chi di voi bazzica i dibattiti televisivi o consulta i siti web sarà incappato in questi giorni nella presunta notizia che Silvio Berlusconi terrebbe prigioniero Matteo Salvini e che noi del Giornale avremmo in canna dossier scottanti sul leader della Lega, pronti a spararli alla bisogna. A sostenere questa tesi sono colleghi, soprattutto del Fatto Quotidiano, che su dossier veri e presunti (pensiamo a quello patacca con la falsa intercettazione per incastrare papà Renzi) hanno fatto la loro fortuna e sono quindi sono convinti che pescare nel torbido sia l’unico modo possibile di fare giornalismo.
marco travaglio
Sono arrivati, questi signori, a sostenere pure che la fotografia pubblicata mesi fa da Chi della compagna di Salvini, Elisa Isoardi, in compagnia di un amico a Ibiza sia stato un avvertimento del Cavaliere al leader della Lega. Se così fosse - e ovviamente non è - anche io sarei stato nel mirino di Berlusconi perché in un paio di occasioni quel diavolo di un Alfonso Signorini, direttore di Chi e indiscusso re del gossip, mi ha creato non pochi grattacapi personali pubblicando foto che avrei preferito mai vedere.
In quanto a noi, ho rivoltato i cassetti dell’ufficio e la credenza di casa e ho chiesto ai miei colleghi di fare altrettanto ma niente, non ho trovato traccia di dossier imbarazzanti su Matteo Salvini. E per quello che lo conosco credo sia difficile, anzi impossibile, costruirne uno, anche mettendosi di buona lena.
salvini e berlusconi in conferenza stampa
Ma non ci arrendiamo. Proveremo a interrogare i gestori delle pizzerie che frequenta, la tata dei suoi adorati figli e il suo fornitore di cravatte, che a occhio non deve essere uno raccomandabile, e vi terremo informati in caso di sviluppi clamorosi. Di più non posso promettere.
IL MEME DI SALVINI CON LA CAMICIA BRUCIATA DALLA ISOARDI
Anzi no, prometto che se Salvini venderà, come in queste ore pare possibile, se stesso e i nostri voti a Di Maio, rinnegando l’impegno preso in campagna elettorale di fare il leader del centrodestra, non avrà il nostro irrilevante appoggio. Di più. Lo marcheremo a uomo e ci impegneremo a non fargliene passare una delle tante che sarà costretto a combinare per stare appresso al premier Di Maio. Non è una minaccia, è che da oltre quarant’anni siamo qui per informare e dire liberamente la nostra. Non smetteremo certo ora.
elisa isoardi bacia matteo placidi