Elisabetta Reguitti per www.ilfattoquotidiano.it
mussolini con l'esercito della repubblica sociale italiana
Perché non cambiare il nome al Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera? In fondo in molti potrebbero – legittimamente – non sentirsi “rappresentati” da questo luogo, casa-museo, autentico e prezioso complesso monumentale che celebra le imprese di Gabriele d’Annunzio e degli italiani soldati della Grande Guerra.
salo' reduci
Gardone Riviera e Salò distano pochi chilometri. Entrambi sono luoghi tappezzati e intrisi dai segni di una Storia pesante, ma pur sempre Storia. E dunque se può sembrare una inutile provocazione l’idea di sostituire il nome del Vittoriale, altrettanto poco prioritaria è sembrata la proposta giunta per l’appunto da Salò di togliere la cittadinanza onoraria al Duce.
d'annunzio - vittoriale
La notizia è arrivata il primo aprile facendo addirittura pensare a uno scherzo. E invece la questione è seria. Perché lunedì 8 aprile il Consiglio comunale della cittadina bresciana discuterà della mozione formulata dal consigliere di minoranza Stefano Zane che scrive: “Tale concessione, mai revocata, rappresenta a livello storico un grande significato, tenuto conto in particolare degli eventi che portarono Salò a rappresentare uno dei momenti più bui della nostra storia”.
piazza della vittoria salo'
L’onorificenza della cittadinanza era stata concessa al Duce nel 1924 e a distanza di 95 anni il gruppo consigliare Scelgo Salò ha presentato l’atto formale per ottenerne la cancellazione. Certo sarebbe un duro colpo per i numerosi sostenitori e seguaci della Repubblica sociale italiana nata a Salò, ma allo stesso tempo sorge una domanda: “A chi giova?”.
stefano zane
Normale il sostegno e la presa di posizione dell’Anpi Medio Garda (che riunisce otto diversi circoli gardesani) che considera questa iniziativa un “gesto simbolico che non costa nulla attuare. Un gesto necessario, proprio in questo periodo”. Sia pur concordando con l’Associazione nazionale partigiani italiani che parla di “imbarbarimento dei tempi” non mi riesce proprio di comprendere a chi potrebbe giovare questa decisione.
benito mussolini dopo la liberazione sul gran sasso
Non certo alle “nuove generazioni” alle quali con molta probabilità farebbe più effetto visitare quei luoghi immaginandoli, ad esempio, come sedi dei Dicasteri di quella Repubblica sociale italiana voluta dalla Germania di Hitler e affidata al Duce che per una strana coincidenza sempre il primo aprile è stato oggetto, via social, di un’altra polemica: l’attore Jim Carrey ha pubblicato una vignetta con i corpi appesi a testa in giù del Duce e Claretta Petacci in piazzale Loreto.
Ad accompagnare la vignetta una scritta: “Se vi state chiedendo dove porti il fascismo, rivolgetevi a Benito Mussolini e alla sua amante Claretta”. Alessandra Mussolini che ha commentato un sintetico “You are a bastard“.
If you’re wondering what fascism leads to, just ask Benito Mussolini and his mistress Claretta. pic.twitter.com/uc2wZl0YBu
— Jim Carrey (@JimCarrey) 30 marzo 2019
benito mussolini 2
benito mussolini e hitler il 4 ottobre 1943
SE MI LASCI TI APPENDO A TESTA IN GIÙ - ALESSANDRA MUSSOLINI INSULTA JIM CARREY, ORMAI AFFERMATO PITTORE, CHE HA DISEGNATO MUSSOLINI E CLARETTA PETACCI A PIAZZALE LORETO: ''SE VOLETE SAPERE A COSA PORTA IL FASCISMO…'' - LA DUCIONA RISPONDE PICCATA, E I FAN DI JIM (E NON SOLO) RIBATTONO A TONO
lo scontro jim carrey alessandra mussolini kidding jim carrey adolf hitler con il re vittorio emanuele iii e benito mussolini la vignetta di jim carrey su mussolini lo scontro jim carrey alessandra mussolini benito mussolini 1