DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
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La Design week è il vero carnevale milanese. Là dove nei secoli scorsi c’era l’albero della cuccagna per il popolino oggi c’è il cocktail 2.0 servito sul tavolo griffato. La città dei creativi è divisa per “distretti”, come contrade pronte alla disfida: Durini district, zona Tortona, Brera design… Tutti nerovistiti, i creativi affollano gli showroom mentre il governo gialloverde, alla sua “prima” nel magico mondo del Salone del Mobile, ne combina alcune delle sue. Bassissimo profilo per i Cinque Stelle – che a Milano, praticamente, non esistono se non nei segreti uffici della Casaleggio e associati –, protagonisti sono il premier e Salvini.
Il Primo ministro parte lancia in resta tra gli stand toccando i fili, incomprensibili, di una lampada. Una bella standista (a contratto, sottocontratto, lavoro a tempo, in attesa di reddito di cittadinanza… non è dato a sapere) non lo riconosce e lo riprende in inglese: “Please, don’t touch”. L’avvocato degli italiani diventa avvocato di se stesso, fa un passo indietro mentre la pletora di accompagnatori si precipita a riferire che “quello è il premier”, per chi ancora non lo sapesse e salvo prova contraria.
Fontana, Salvini, Tajani e Conte al Salone del Mobile
Premier che, alla Triennale, per il taglio del nastro del nuovo Museo del Design voluto da Stefano Boeri, si presenta con due ore di ritardo causa impegni di Governo a Roma. Solo che gli inviati premono alle porte per entrare nelle sale dove si espongono oggetti già un po’ visti (esposti a rotazione negli anni passati) e quando arriva il premier, e deve fare pure il discorso, poi iniziare la visita, esplodono. “Basta, fateci entrare”.
Milano, Fuorisalone del Mobile
Il ministro della Cultura Bonisoli, preso da umana compassione, chiede a Boeri di farli entrare e finalmente giornalisti e pubblico accreditato e imbufalito si possono appecorare all’avvocato degli italiani, che va poi al Cenacolo. Il ministro della Cultura aveva detto giorni fa che era la seconda volta che andava a visitare il Cenacolo. Conte non si sa. In compenso, quando a Nardella mostrarono una foto di Santa Maria delle Grazie presso cui è conservato il capolavoro rispose che quella chiesa era “sicuramente in Toscana”.
Salvini si gioca invece l’appuntamento del design per sdoganare la neofidanzata figlia di Verdini. La dolce, filiforme e silente fanciulla viene portata alla Scala mano nella mano del truce e prende posto sul Palco Reale a fianco a un’altra coppia non proprio regolarmente coniugata, quella del sindaco Giuseppe Sala e della compagna Chiara Bazoli, figlia di cotanto banchiere, ieri impegnato nell’addio a Guzzetti (per altro sempre alla Scala!).
Milano, Fuorisalone del Mobile
I ben accompagnati con ‘sì tante figliole ascoltano, per la serata inaugurale del Salone del Mobile, il maestro Riccardo Chailly dirigere la filarmonica in Semiramide, Guglielmo Tell e Quadri da un'esposizione' di Mussorgsky. E qui c’è l’opposizione dura e pura, rappresentata niente po’ po’ di meno che da Mara Carfagna (lei sì nerovestita), che domanda se il “programma ha a che fare con il design”!
Salone del Mobile, taglio del nastro con Conte e Sala
Il pubblico di invitati non è troppo esperto di concerti e lo si vede alla fine: dopo pochi applausi, vendendo l’orchestra ancora seduta, smette il battimani immaginando il bis. Solo che quelli, appena cessano gli applausi, se la danno a gambe verso casa e tutto è finito. Insomma, un’ora di concerto, un minuto di applausi e poi tutti a magnare sul palcoscenico del teatro.
Milano, Fuorisalone del Mobile
Per la cronaca, il vincitore del Grand Prix del Lexus Design Award è “Algorithmic Lace”, un reggiseno pensato appositamente per donne affette da cancro al seno e sottoposte a mastectomia, di Lisa Marks. I prototipi dei sei finalisti sono esposti presso lo Spazio Lexus al Fuorisalone di Milano.
Milano, Fuorisalone del Mobile
nel cortile dell’Universita Statale, contro il Salone del Mobile
La kermesse ha uno dei suoi clou nel cortile dell’Università Statale, quella che gli studenti volevano vietare ai mobilieri perché “in università si va per studiare” (incredibile, così da striscione!) e pure il rettore si era raccomandato alla non invasione: infatti è popolato di finte giraffe con appesi lampadari, padiglioni sperimentali, alberi sospesi dalle balconate filaretiane e altre amenità. La giocosa e pittoresca settimana – che rende molto internazionale la ingorgata città e arricchisce a dismisura gli albergatori - si concluderà venerdì con una cena a Palazzo Marino.
Milano, Fuorisalone del MobileMilano, Fuorisalone del MobileMilano, Fuorisalone del Mobilematteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 4matteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 5giuseppe conte al salone del mobile 2giuseppe conte al salone del mobile 4matteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 1matteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 3matteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 2matteo salvini e francesca verdini al concerto inaugurale del salone del mobile alla scala 7Milano, Fuorisalone del Mobile
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