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Alessandro Bocci per il Corriere della Sera
I giornali inglesi lo strombazzano a gran voce: Antonio Conte è pronto a tornare a casa. E non è la solita boutade. È vero che la signora Elisabetta, la moglie, non sia entusiasta di Londra, tanto che è rimasta a Torino con la figlia Vittoria per il secondo anno consecutivo.
Ma non è che la conseguenza dei veri problemi che minano il rapporto tra il vecchio c.t. e il Chelsea: l' incomunicabilità con Roman Abramovich e soprattutto i rapporti, ogni giorno più tesi, con Marina Granovskaia, la donna più potente e misteriosa del calcio inglese, quella che tiene i conti dei Blues e ne decide le strategie aziendali. Roman ordina e Marina esegue.
MARINA GRANOVSKAIA
Sono lontani i tempi in cui Conte andava in barca con il magnate russo. Ora fatica persino a parlarci al telefono. Comanda la Granovskaia e lei mira soprattutto a tenere i conti in ordine. Ma il calcio è un' azienda atipica. A certi livelli, di sicuro quelli del Chelsea, vince chi ha i migliori giocatori. Senza badare troppo alle spese. E se devi cimentarti contemporaneamente nella Champions e nella Premier, senza dimenticare l' FA Cup, devi anche avere una rosa all' altezza della situazione.
L' estate per Conte è stata tribolata. Del Chelsea gli piace quasi tutto: l' organizzazione capillare, la bellezza del centro sportivo di Cobham e con i giocatori è riuscito a entrare in sintonia. Ma il mercato è stato, sin dal primo giorno, una nota dolente. A gennaio l' allenatore voleva almeno un difensore forte e non è stato accontentato. Dopo aver vinto il campionato sperava in Lukaku, che adesso fa gol nel Manchester United, non per caso in testa alla Premier insieme al City. E non è stato l' arrivo, per altro tardivo, di Zappacosta, nelle ultime ore, a far cambiare parere al manager dei Blues.
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Conte si è rimboccato le maniche. A Madrid, in Champions, ha dato una lezione al Cholo Simeone e all' Atletico Madrid fatta di pressing, ritmo, gioco verticale. Ma meno di tre giorni dopo ha perso in casa proprio contro Guardiola.
E al novantesimo, lui che solitamente le sconfitte impiega almeno due giorni a digerirle, ha fatto i complimenti alla squadra. Perché il Chelsea, secondo lui, sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità. Si aspettava di crescere insieme agli inglesi di Stamford Bridge. E invece si è accorto che i programmi non coincidono. Antonio pretende moltissimo da se stesso e di conseguenza anche dagli altri. Il rapporto con il Chelsea si è sfaldato.
Abramovich
E sembra già irrecuperabile anche se nel calcio le cose cambiano in fretta. Già in primavera aveva pensato di andarsene e le voci sull' Inter non sono venute fuori per caso. E se non lo ha fatto, almeno secondo gli inglesi del Sunday Times , è anche per la pesantissima penale che avrebbe dovuto pagare: 24 milioni di euro. In estate ha adeguato ma non allungato il contratto. E anche questo è un segno. A giugno confida di trovare un accordo per liberarsi con 12 mesi di anticipo sulla scadenza dell' accordo.
Così, dopo Ancelotti, anche Conte è pronto ad accendere il mercato degli allenatori. Carletto, esonerato dal Bayern Monaco, è già in pista. L' ex juventino potrebbe raggiungerlo in fretta. Una nuova squadra, una nuova sfida. Per cancellare la frustrazione, la delusione, la rabbia.
Antonio, ormai, è nel giro dei grandissimi e potrebbe diventare buono per Paris Saint Germain o magari Real Madrid. Dipenderà anche dalla nostalgia canaglia: se davvero volesse tornare a casa un club pronto ad accoglierlo lo troverebbe senza problemi. E la serie A ci guadagnerebbe.
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