1- MAMMA FA DA SCUDO SULLE STRISCE E SALVA I FIGLI VIENE TRAVOLTA, È IN COMA
Lorenzo Padovan per La Stampa
Ambulanza
Il gesto d' amore di una mamma che salva i figli e si immola nel disperato tentativo di evitare che vengano investiti da un' auto: è accaduto a Pieve di Soligo (Treviso) mentre la donna, di 46 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali assieme ai suo bimbi. La famiglia voleva raggiungere la gelateria dall' altra parte della strada: una sosta golosa prima di rientrare a casa per la cena, un momento di allegria che in un attimo si è trasformato in un dramma.
Abbagliata dai raggi del sole al tramonto - questa la versione rilasciata alle forze dell' ordine che stanno svolgendo i rilievi -, l' anziana, di 87 anni, che si trovava al volante di una piccola utilitaria, non si è accorta che sulla carreggiata davanti a lei c' erano ben tre persone. Alcuni testimoni oculari hanno assistito alla scena e allo slancio altruistico della donna: si tratta di una maestra d' asilo di origine croata, da molti anni residente nella Marca trevigiana, sposata con un coetaneo che qualche anno fa si è trasferito in Veneto dalla Capitale.
ANZIANI ALLA GUIDA
Quando si è accorta che il veicolo non sarebbe riuscito a frenare in tempo, la mamma ha letteralmente frapposto il proprio corpo tra i suoi figli e la city car, spingendo nel contempo i bambini - di 5 e 11 anni - il più lontano possibile. L' impatto è stato tremendo: le condizioni della donna che ha fatto da scudo alla prole sono apparse da subito critiche. Rianimata sul posto è stata trasferita in elicottero nel reparto di Neurochirurgia dell' ospedale Cà Foncello di Treviso.
Sottoposta ad un delicato intervento alla testa, è in coma e la sua vita è appesa ad un filo. I sanitari non si sbilanciano a causa del trauma cranico-commotivo molto esteso provocato dalla caduta sul selciato, dopo essere stata sbalzata ad alcuni metri di distanza. I figli se la sono cavata con politraumi e fratture al bacino (la minore) e alle costole (il fratello più grande): trasferiti in ambulanza nel medesimo ospedale della madre, se la caveranno con alcune settimane di prognosi.
ospedale
La dinamica dell' investimento è al vaglio della Procura della Repubblica di Treviso che ha anche avviato accertamenti sull' idoneità dell' ottuagenaria alla guida: da quanto è stato accertato, la vettura non procedeva a velocità sostenuta, trovandosi in prossimità di un' area a forte presenza di pedoni, tuttavia non ha nemmeno accennato una minima frenata, non essendosi avveduta in alcun modo di avere di fronte, correttamente posizionata sulle strisce pedonali, la famigliola di compaesani.
2 - INVESTITA CON IL FRATELLO DA UN PIRATA DI 17 ANNI DODICENNE GRAVISSIMA
Antonio E. Piedimonte per la Stampa
AMBULANZA
Dal balcone hanno visto i loro figli spazzati via da un' auto sotto casa. Dodici anni lei, 19 lui, stavano attraversando per andare a comprare dei cornetti dall' altro lato della strada. Voglia di cioccolata in una calda serata, solo pochi metri, ma non c' è stato nemmeno il tempo di capire: una Panda bianca guidata da un diciassettenne li ha centrati in pieno. È da poco passata la mezzanotte di venerdì quando in via Oasi Sacro Cuore, anonimo rettilineo alla periferia di Giugliano, nel Napoletano, per i genitori e gli altri parenti dei due ragazzi il tempo si ferma: le urla dal balcone, la corsa disperata verso i corpi riversi a terra, il sangue sull' asfalto e la piccola che appare subito in condizioni gravissime. Poi l' arrivo delle ambulanze, le preghiere, la rabbia, l' angoscia.
carabinieri
E mentre tutti si precipitano verso l' ospedale, i carabinieri sono già sulle tracce dell' adolescente che è scappato a piedi. Un' ora dopo, quando ormai la targa dell' auto li sta portando verso di lui, il pirata della strada bussa alla porta della caserma sorretto dal padre: «Sono stato io, ho preso l' auto del nonno senza dirglielo». I militari non fanno trapelare quasi nulla, ma il ragazzo sarebbe incensurato. E, stando a quanto emerso, anche la famiglia è indicata come "normale" (definizione convenzionale usata per escludere legami anche remoti con la criminalità).
OSPEDALE
In attesa dell' esito degli esami tossicologici (per escludere l' assunzione di alcol e droghe), si profila perciò lo scenario di una stupida bravata finita in dramma. E, si spera, non in tragedia. Perché se le condizioni del fratello diciannovenne appaiono stabili (ha riportato fratture e contusioni) quelle della sorellina sono purtroppo molto serie: la dodicenne - ricoverata in pericolo di vita all' ospedale San Giuliano di Giugliano - ha riportato danni importanti alla testa, con frattura della volta cranica, la cui entità sarà chiara nelle prossime 24-48 ore.
ADOLESCENTI ALCOL
Un tempo infinito per genitori, parenti e amici, ma anche per tutta la comunità giuglianese che si è stretta intorno alla famiglia della bambina. L' investitore - che dovrà rispondere di lesioni gravissime e omissione di soccorso - è stato già sentito dai carabinieri, che hanno sequestrato l' auto (priva di copertura assicurativa) ed effettuato i rilievi sul luogo dell' incidente, uno stradone fiancheggiato da basse palazzine residenziale quasi tutte uguali, esercizi commerciale e qualche piccola azienda; una grigia striscia d' asfalto che nelle ore notturne può diventare una trappola micidiale, soprattutto per i pedoni.