Stefano Cantalupi per gazzetta.it
piatek 1
Bum bum, i primi due colpi del Pistolero. E che colpi. La pistola è sempre quella, il destro micidiale che aveva già messo in mostra a Genova. Il risultato anche: gol, sempre gol. La settima e l’ottava rete in Coppa Italia di Krzysztof il polacco permettono al Milan di schiantare il Napoli nel remake della sfida di campionato, giocata tre giorni fa nella stessa cornice. E di iscriversi per primo alla semifinali, mentre San Siro acclama il suo nuovo eroe.
CICLONE KRIS — Bastano 10 minuti e un secondo a Kris per spingere Higuain ancora un po’ di più in soffitta, insieme ai rimpianti per ciò che non è stato. E per mostrare un fiuto del gol fuori dal comune. Accortosi della dormita di Maksimovic sul lancio di Laxalt, lo brucia e fredda Meret col destro. Bum. Per il bis basta attendere altri 16 giri di lancette, e stavolta al suo cospetto c’è il signor Koulibaly: niente, Piatek fa secco anche lui, piazzando di nuovo il destro dove Meret non ha chance di intervento. Bum, bum. Mai (o quasi) s’era visto il campione senegalese così in difficoltà: Krzysztof lo fa ammonire, come era accaduto in precedenza con Malcuit, e lo porta in giro per tutto il fronte d’attacco, con Castillejo e Borini che si preoccupano soltanto di tenere ampio il raggio d’azione milanista.
piatek koulibaly
POCO AZZURRO — E il Napoli? Per tutto il primo tempo dà l’impressione di soffrire i 5 cambi decisi da Ancelotti rispetto alla formazione che qui ha pareggiato sabato. Ci prova soltanto Insigne, ben cinque volte, ma il Meazza non è il suo stadio del cuore. E quando il destro è più insidioso, Donnarumma è pronto in tuffo. La mossa di Ancelotti, dopo l’intervallo, è Ounas per Allan, con Fabian Ruiz che si accentra e il 4-4-2 che diventa 4-3-3. Ne nascono subito un paio di mischie che mettono in affanno la difesa rossonera, costringendo anche giocatori di qualità come Paquetà a dare una mano dietro. Dentro anche Mertens, ma il primo a chiamare Gigio a un vero intervento è Ounas con un destro da lontano.
KRZYSZTOF PIATEK
OVAZIONE — Quando Piatek lascia il campo, allo scoccare del minuto 78, i 22mila coraggiosi che hanno sfidato la “merla” di San Siro gli tributano un’ovazione caldissima. Che vale anche per Cutrone, uno che pare aver trovato un concorrente in attacco ben più temibile di Higuain. Gattuso sorride: averne, di questi problemi. E dopo la rivincita sul maestro Ancelotti, chissà che in semifinale non arrivi anche quella su Spalletti… ma manca ancora un passaggio fondamentale, perché l’Inter la qualificazione se la deve ancora conquistare.
KRZYSZTOF PIATEK piatek milik piatek 12 piatek milik