
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
BELLA MA INUTILE: A QUATTRO MESI E MEZZO DAL SUO LANCIO, NON SI PUÒ DIRE CHE LA APP ''IMMUNI'' ABBIA DATO UN GRAN CONTRIBUTO - CHI RICEVE LA NOTIFICA NON HA DIRITTO IN AUTOMATICO A TAMPONE, SE NON A DISCREZIONALITÀ DEI MEDICI, SPESSO OBERATI DALLE TROPPE RICHIESTE: IL RISULTATO È UNA EVIDENTE FARRAGINOSITÀ DELLA PROCEDURA. E NON A CASO I POSITIVI CHE HANNO CONDIVISO I PROPRI DATI TRAMITE LA APP SIANO POCO PIÙ DI MILLE. SE PENSIAMO CHE SOLO OGGI SONO 25MILA…
Domenico Zurlo per www.leggo.it
Bella ma inutile: a quattro mesi e mezzo dal suo lancio, non si può dire che la app Immuni abbia dato un gran contributo in questa pandemia di Covid. Scaricata da appena un italiano su cinque, tra obiezioni sulla privacy, tempismo incerto degli alert e scarsa chiarezza nelle procedure, il contact tracing della app è un vero e proprio percorso a ostacoli.
Lo dimostra la storia di Monica, mamma milanese di tre figli: «Il 16 ottobre mio figlio 15enne ha ricevuto sulla app la notifica su un contatto con un positivo avvenuto otto giorni prima, forse a scuola - racconta - era un venerdì sera e l’indicazione era di chiamare il medico: nel weekend non risponde nessuno, dall’Ats idem. Parlo con la guardia medica e il responso è questo: il ragazzo non ha sintomi, sono passati 9 giorni, il lunedì può andare a scuola. E nessuno sa come gestire gli alert».
Essendo Immuni su base volontaria, chi riceve la notifica non ha diritto in automatico a tampone, se non a discrezionalità dei medici, spesso oberati dalle troppe richieste: il risultato è una evidente farraginosità della procedura. E non a caso i positivi che hanno condiviso i propri dati tramite la app siano poco più di mille, con circa 25mila notifiche inviate su smartphone, numeri che impallidiscono davanti ai quasi 22mila casi registrati nella sola giornata di ieri.
«Se vuoi fare il tampone, devi farlo privatamente e pagartelo - spiega Monica - e se l’isolamento è volontario non vale come malattia. Io ho tre figli in tre scuole diverse, rischio di ricevere un alert a settimana senza una procedura chiara e connessa». In altre parole: se Immuni avverte il cittadino che ha avuto un contatto a rischio, per questo’ultimo - specie se non ha sintomi e non ha intenzione di autoisolarsi - è più facile ignorare la segnalazione, o disinstallare direttamente la app. Per contenere il virus, si poteva fare di meglio.
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE…
DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E…
FLASH! - QUI, SAN PIETRO: TANA PER PATRIZIA SCURTI! MASSÌ, NON POTEVA MANCARE AL FUNERALE DI PAPA…
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI…