DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
Succede tutto questa settimana: l'arrivo della primavera, l'ora legale tra sabato e domenica prossimi e l'aumento delle temperature. Dai raggi del primo sole primaverile, che fanno capolino tra le pietre giganti di Stonehenge (con il loro girotondo neolitico scandiscono l'avvicendarsi delle stagioni), al perdere un'ora di sonno, il passo non è certo breve. In mezzo c'è sempre il nostro organismo, costretto a sobbarcarsi il disagio e ad assorbire rapidamente tutti questi cambiamenti.
Non sorprende dunque che ne possa derivare qualche scompenso più o meno pesante. Stanchezza, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, mal di stomaco. Passando per gli sbalzi d'umore. Quindi, prepariamoci. Di ora legale se ne è discusso anche Parlamento europeo, dopo che vari gruppi hanno chiesto di cancellarla.
Da noi è stata adottata nel 1966. Da allora si sono accumulate diverse evidenze scientifiche a sostegno della tesi che, per l'organismo, si tratta di una faticata. Contro i risparmi economici previsti: in sette mesi meno 190 milioni nel nostro sistema elettrico.
I MATTINIERI
I problemi di salute nascono principalmente dal debito di sonno che determina. E non solo per l'ora che perderemo nella notte tra sabato e domenica. Molte persone fanno fatica ad assorbire questa ora persa in primavera come anche l'ora guadagnata in autunno, col ritorno all'ora solare. Colpa della melatonina, un ormone prodotto dall'ipofisi al buio. Il problema è che quando la sveglia suona alle 6, fuori è ancora scuro e si fa fatica ad assumere la modalità on.
Un problema speculare nasce la sera, quando il buio tarda ad arrivare e il nostro organismo non ne vuole saperne di mettersi in modalità off. I più sensibili al cambio di orario sono i dormiglioni, mentre le allodole, cioè i mattinieri, ne risentono di meno. C'è, insomma, chi assorbe l'ora legale nello spazio di un giorno ma anche chi impiega fino a tre settimane, trascinandosi come uno zombie, facendo una gran fatica a concentrarsi sul lavoro o nello studio e finendo per farsi cullare ancora di più dalla navigazione nel web.
Come dimostrano alcune indagini Usa. Il lunedì successivo all'entrata in vigore dell'ora legale, gli americani indulgono di più su Facebook o YouTube. Ripercussioni misurabili si producono anche sul rendimento scolastico: gli studenti che tentano l'esame per l'ammissione al college nei giorni immediatamente successivi al cambio orario, hanno più probabilità di fallire e quindi di giocarsi l'accesso all'università.
Se a questo poi si associa anche il mal di primavera che nella sola Italia interesserebbe almeno due milioni di persone, c'è poco da stare allegri. Oltre alla leggendaria spossatezza di stagione, ansia, irrequietezza e cattivo umore fanno compagnia a molti, in questi primi giorni di primavera.
Contribuiscono a questo, oltre ai disturbi del sonno, l'allungamento delle giornate e le temperature in aumento. Tutti fenomeni che il nostro organismo legge come uno stimolo di attivazione, che magari però non riesce a soddisfare. Per vincere l'astenia di questo periodo un aiuto può venire dall'alimentazione. I pasti devono essere adeguatamente distribuiti lungo tutto il giorno, va ricordato che questo passaggio potrebbe far venire più voglia di mangiare spizzicare.
Oltre ai tre pasti principali, vanno previsti due spuntini, per non rimanere mai a secco di carburante. Una sferzata di vitalità può venire dalle vitamine del gruppo B, vero e proprio booster di energia per il sistema nervoso.
IL LATTE
Per questo la dieta dovrà esser ricca di alimenti di origine animale come carne, pesce e uova. Semaforo verde a cominciare dalla prima colazione per yogurt e latte. Bene il parmigiano anche per uno spuntino; oltre ad essere ricco di proteine ad alto valore biologico, vitamine del gruppo B e calcio, è anche un'interessante fonte di antiossidanti quali vitamina A, zinco e selenio. Frutta e verdura non devono mai mancare, a qualsiasi ora della giornata. Può sembrare un paradosso, ma l'attività fisica è un vero e proprio toccasana anti-stanchezza. È il momento ideale per concedersi una bella passeggiata o un giro in bici sulla ciclabile. Oltre a spazzare via la stanchezza, vi consentirà di fare il pieno di endorfine, che metteranno tra parentesi il vostro cattivo umore. Maria Rita Montebelli
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