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LE PENE DEL PENE – IN BRASILE È ALLARME PER L’AUMENTO DI TUMORI ALL’ORGANO RIPRODUTTIVO MASCHILE: TRA IL 2012 E IL 2022 SONO STATI SEGNALATI BEN 21MILA CASI. 4 MILA PAZIENTI SONO MORTI E 6.500 SONO STATI COSTRETTI ALL’AMPUTAZIONE DEL PENE - OCCHIO ALLA PREVENZIONE: SE SI INTERVIENE IN TEMPO È POSSIBILE SOLO AMPUTARE LA PARTE INFETTA, MENTRE SE PASSA TROPPO TEMPO EVIRARE L’INTERO ORGANO È INEVITABILE – LE CAUSE SONO MOLTEPLICI, MA A INCIDERE È SOPRATTUTTO LA…
Estratto dell'articolo di Daniele Mastrogiacomo per www.repubblica.it
I tumori al pene allarmano le autorità sanitarie del Brasile. Sebbene ancora rari stanno aumentando di numero. E in modo esponenziale. Tra il 2012 e il 2022 sono stati segnalati ben 21 mila casi; 4 mila pazienti sono morti e 6.500 sono stati costretti all’amputazione. Per i pazienti è un vero shock. Facile immaginare le conseguenze: fisiche e psicologiche. Niente più sesso, costretti a fare pipì da nuovi fori di solito creati tra lo scroto e l’ano.
Un dramma che mette a dura prova più uomini di quanto si pensi. Secondo gli ultimi dati raccolti dal ministero della Salute il Brasile è secondo al mondo solo all’Uganda e prima della Thailandia per numero di cancri al proprio organo riproduttivo: ce ne sono 2,1 ogni 100 mila uomini. L’incidenza cresce nello Stato di Maranhão, il più povero del Paese: arriva a colpire 6,1 ogni 100 mila uomini. È il tasso più alto a livello globale. […]
Non è ancora un’emergenza ma l’aumento dei casi spinge le autorità sanitarie a inserire anche il tumore al pene tra le malattie da prevenire con controlli costanti. Se si interviene in tempo è possibile solo amputare la parte infetta, se passa troppo tempo evirare l’intero organo è inevitabile. Molti pazienti, confermano gli specialisti, cercano soluzioni temporanee.
Credono di avere delle infezioni tradizionali, come gonorrea o sifilide. In realtà sono colpiti dal papilloma virus (Hpv), nome dato a un gruppo comune di virus considerato “uno dei principali fattori di rischio”. Può essere trasmesso per via sessuale e in questo caso arriva a infettare anche la bocca. La prevenzione diventa così fondamentale.
Le cause sono molteplici. Ma riguardano soprattutto la sfera dell’igiene, il mancato uso di preservativi o protezioni nell’attività sessuale, la scarsa informazione. Vivere senza il pene, oltre al trauma psicologico, ti stravolge le stesse abitudini fisiologiche quotidiane. Presi dal terrore, la maggioranza dei pazienti evita l’intervento e finisce per morire. Il problema di base è la pulizia che diventa superficiale quando non si è circoncisi. Nei Paesi musulmani, dove per motivi religiosi si provvede sin da piccoli a liberare il prepuzio, il tumore al pene è sconosciuto. Gran parte dei dettami biblici hanno un valore igienico.
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