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Gli uomini con un tessuto mammario ingrossato corrono un rischio maggiore di morte prematura prima dei 75 anni. Questa condizione, nota dal punto di vista medico come ginecomastia, deriva in genere da uno squilibrio ormonale e colpisce tra un terzo e i due terzi degli uomini, a seconda dell'età.
Secondo lo studio dell'Università di Copenaghen, gli uomini affetti da ginecomastia hanno un rischio maggiore del 37% di morte prematura per qualsiasi causa rispetto a quelli senza tale condizione. I rischi maggiori sono associati a tumori preesistenti, nonché a malattie circolatorie, polmonari e intestinali. È interessante notare che le malattie neurologiche erano collegate a un rischio inferiore del 29%.
«I maschi con diagnosi di ginecomastia corrono un rischio di morte più elevato, osservato principalmente nei maschi con un noto fattore di rischio preesistente di ginecomastia - afferma il dottor Anders Juul dell'Università di Copenaghen, in un comunicato stampa - Si spera che questi risultati stimolino una maggiore consapevolezza tra gli operatori sanitari per prendere delle misure e ridurre i fattori di rischio nei maschi con questa condizione».
Il gruppo di ricerca ha basato i propri risultati sui dati provenienti dai registri sanitari e demografici nazionali danesi. Hanno identificato 23.429 uomini con diagnosi di ginecomastia tra il 1 gennaio 1995 e il 30 giugno 2021. Questi uomini sono stati classificati in due gruppi: quelli con ginecomastia idiopatica (causa sconosciuta) e quelli con una condizione preesistente nota. Tutti i partecipanti sono stati monitorati dalla data di ingresso nello studio fino alla morte o alla fine di giugno 2021. Durante questo periodo sono morti 12.676 uomini.
«I maschi con diagnosi di ginecomastia corrono un rischio di morte più elevato del 37%, osservato principalmente nei maschi con un noto fattore di rischio di ginecomastia preesistente e non nei maschi con ginecomastia idiopatica. Questi risultati dovrebbero quindi indurre a un esame clinico approfondito per identificare i fattori di rischio sottostanti» ha concluso Juul.
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