RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Giampiero Valenza per "Il Messaggero"
A TAVOLA La sveglia torna a suonare per milioni di persone che stanno rientrando dalle vacanze. E, con la sveglia, tornano i ritmi della routine. Lasciare spiagge e passeggiate in montagna può essere traumatico, anche perché si può riprendere il lavoro con qualche chilo di troppo. Fino a tre-quattro. Si può iniziare già dagli ultimi giorni di vacanza per non subire troppo il trauma da rientro.
«Le ferie devono essere un momento di relax. La ripresa del lavoro comporta un passaggio di stress: da un momento in cui si è rilassati alla fatica. Una cosa comune a tutte le età. C'è la necessità di riprendere piano piano», spiega Laura Rossi, ricercatrice e nutrizionista del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
LA FRETTA Il segreto da seguire, una volta tornati dalle vacanze (o durante gli ultimi scampoli di ferie) è uno: riprendere con calma, senza uno stacco improvviso tra il momento di relax e il turno di lavoro. Una colazione con ritmi più lenti può essere una buona pratica da seguire per iniziare la giornata. Di sicuro c'è un elemento: «Non si può passare da una colazione luculliana a quella con un caffè e subito fuori casa - spiega Rossi - Altrettanto vale per il pranzo.
Non da un pasto da spaghetti con le vongole a uno spuntino mortificante davanti a un computer. Con la ripresa dei ritmi normali non penso a un pranzo con primo, secondo e contorno ma a qualcosa che possa essere più gratificante del mordi e fuggi, come un'insalata con i legumi, che tra l'altro sono una soluzione riempi-pancia. Bisogna evitare il panino e la pizzetta ed è necessario cercare uno spazio fisico dove mangiare, perché pranzare davanti al pc è un po' alienante. Una pausa pranzo dignitosa, invece, ci porta ancora alla vacanza».
Dopo cena ci si può concedere un piccolo gelato, quello che ci piace. Tra quelli artigianali al gusto di frutta e quelli alle creme c'è una lieve differenza di calorie, circa 20. Dunque, possono andar bene entrambi. E il pane e la pasta? «Non sono vietati - aggiunge la nutrizionista - ma vanno ricondotte le porzioni a un corretto fabbisogno: 80 grammi, Il problema è che ci piacciono, perché sono alimenti in grado di modulare il nostro sistema serotoninergico. Agiscono sui mediatori del piacere. Cerchiamo di contenerci con le quantità».
I CONDIMENTI Una porzione di pizza è di 200 grammi. «Quella tonda è di circa 350 grammi, quasi il doppio della consigliata - aggiunge - La mettiamo quando facciamo i piani dietetici perché toglierla è una cattiveria. Bisogna evitare anche di caricarla di condimenti. Un pasto a base di pizza si può compensare, per esempio evitando il pane durante la giornata. Chiudere con il cocomero».
Proprio questo frutto, simbolo dell'estate, può essere un alleato della dieta: «ha poche calorie, molta acqua ed è una sorta di integratore naturale di sali minerali. È uno spezzafame, ha interessanti aspetti depurativi e idratanti. Un'ottima soluzione, come il cetriolo o il melone».Già in spiaggia o sui monti si può cominciare a cambiare rotta.
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