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“VA EVITATO IL ‘RIFLESSO CONDIZIONATO’ DI VOLER CONTROLLARE OMICRON CON METODI BASATI SULLA SEPARAZIONE FORZATA TRA LE PERSONE” - IL VIROLOGO GUIDO SILVESTRI ALLONTANA OGNI IPOTESI DI CHIUSURE: “I LOCKDOWN CAUSANO DANNI SOCIO-ECONOMICI INGENTI, SOFFERTI IN PREVALENZA DAI SOGGETTI PIÙ DEBOLI E POVERI, DA BAMBINI E GIOVANI. OGNI RESTRIZIONE IMPOSTA AI VACCINATI RAPPRESENTA UN'ARMA PROPAGANDISTICA FAVOLOSA PER LA GALASSIA NO-VAX. QUELLO SU CUI SI DEVE PUNTARE E’…”

IL VIROLOGO GUIDO SILVESTRI

Guido Silvestri per il “Corriere della Sera”

 

L'arrivo della variante Omicron ha cambiato le carte nella gestione, clinica, epidemiologica ed anche politico-mediatica della pandemia. In queste righe provo a riassumere cosa sappiamo di Omicron, cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi, e cosa si possa fare per superare questa ondata con il minor danno possibile. Da un punto di vista virologico, Omicron è molto diverso da altre varianti di SARS-CoV-2, con 45 mutazioni genetiche, molte delle quali nella proteina Spike.

 

lockdown a xian 4

Grazie a queste mutazioni Omicron è molto più trasmissibile ma anche meno patogenica, sia nell'animale da esperimento che nell'uomo, dove l'infezione è associata a riduzione del rischio di ricovero ospedaliero stimata tra 50-80%. Questa minore severità appare legata alla minore capacità di Omicron di infettare il polmone e di causare polmonite severa. Bisogna comunque ricordare che molti aspetti di Omicron sono tuttora poco chiari, e che bisognerà seguire con attenzione gli sviluppi della scienza nelle prossime settimane. In termini di evoluzione dell'onda Omicron, provo a descrivere tre scenari, in ordine di gravità.

 

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Lo scenario migliore è che Omicron si diffonda ovunque, ma causando una malattia meno severa, e magari affinando ulteriormente la sua propensione a causare infezione delle vie aeree superiori (quella che alcuni chiamano «raffreddorizzazione»). In questo caso l'ondata sarebbe altissima come numero di contagi, ma con letalità più bassa - e qui diventa essenziale capire come la minore severità di Omicron si innesterà sull'effetto dei vaccini di prevenire il Covid severo già osservato per le altre varianti.

 

IL VIROLOGO GUIDO SILVESTRI

Uno scenario intermedio è che Omicron, nonostante la ridotta letalità intrinseca, causi comunque una morbilità e mortalità assoluta importante, soprattutto nei soggetti non vaccinati e nelle persone anziane o affette da comorbilità, a causa del gran numero di infezioni. Lo scenario peggiore è che Omicron faccia «marcia indietro» sulle mutazioni genetiche (sembra siano almeno tre) che la rendono poco capace di infettare il polmone senza perdere la sua aumentata trasmissibilità.

 

La probabilità di questo scenario è bassa - anche perché la nuova variante, per diventare dominante, dovrebbe acquisire un vantaggio evolutivo su Omicron, che come velocità di trasmissione è la Ferrari dei coronavirus. Ma non è uno scenario impossibile, e merita una risposta adeguata a livello di vaccini, come vedremo qui sotto.

 

RISTORANTI CHIUSI LOCKDOWN

In termini di interventi per contrastare Omicron, la grande maggioranza degli esperti pensa che sia necessario indirizzare il nostro approccio verso misure utili e sostenibili (vaccini ed antivirali) e lontano da misure poco utili ed insostenibili (chiusure generalizzate e prolungate). In particolare credo sia importante evitare il «riflesso condizionato» di voler controllare questo virus con metodi basati sulla separazione forzata ad oltranza tra le persone.

 

Questi metodi hanno avuto una giustificazione nel 2020 a fronte di un virus nuovo, pericoloso, e con la popolazione priva di vaccini, ma si sono dimostrate inutili contro Omicron (vedi Australia e Olanda per due esempi recenti, mentre il modello cinese non sembra adeguato ai nostri valori sociali e morali). Soprattutto, i lockdown causano danni socio-economici ingenti, sofferti in prevalenza dai soggetti più deboli e poveri (localmente e globalmente), e da bambini e giovani, la cui salute mentale è messa a grave rischio dalle chiusure prolungate di scuole ed università.

guido silvestri

 

Da notare infine che ogni restrizione imposta ai vaccinati rappresenta un'arma propagandistica favolosa per la galassia no-vax. Quello su cui si deve invece insistere al massimo per contenere Omicron è la vaccinazione universale, comprese terze dosi (che proteggono meglio delle due dosi), e la vaccinazione dei bambini, inclusi quelli sotto i 5 anni non appena avremo il semaforo verde delle agenzie regolatorie.

 

E qui diventa fondamentale capire che una vaccinazione pediatrica universale proteggerebbe i minori dallo scenario peggiore descritto qui sopra. Nello spingere per la vaccinazione di massa trovo utili strumenti come il Green Pass o altre restrizioni selettive per i soggetti che scelgono di non vaccinarsi. In aggiunta alla campagna vaccinale, sarà importante usare gli antivirali efficaci contro Omicron (tipo la pillola Paxlovid ed il monoclonale Sotrovimab), soprattutto nei soggetti «a rischio» (età 65 anni e con malattie predisponenti).

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L'altro punto chiave della risposta ad Omicron sta nel potenziare la ricettività del servizio sanitario, ricordando che il Covid in un modo o nell'altro si endemizzerà mantenendo picchi stagionali di incidenza, ai quali bisognerà essere preparati al meglio. Il tutto aiutando la popolazione con una comunicazione fattuale, priva di conflitti di interesse, né catastrofista né minimizzatrice, ma focalizzata a spiegare quello che sta succedendo con chiarezza e semplicità, guidati come sempre dai risultati della ricerca scientifica.