Alessandro Barbera Alberto Mattioli per "la Stampa"
matteo salvini 3
A evitargli la prima piazza piena di rabbia a pochi passi dall' ufficio è stata la missione lampo in Libia. Quando Mario Draghi è rientrato a Palazzo Chigi, ieri intorno alle 17, su Roma iniziava a spirare la tramontana e i manifestanti avevano già lasciato piazza del Parlamento. Per il presidente del Consiglio non è soltanto l'inevitabile fine della luna di miele con un pezzo di Paese, ma anzitutto un problema politico che rafforza le ragioni di chi dentro al governo preme per mandare un segnale al lavoro autonomo sfiancato da un anno di restrizioni.
scontri tra ristoratori e polizia davanti montecitorio. 44
«Noi non c' entriamo nulla. Non abbiamo avuto nessun ruolo nell' organizzazione di queste proteste», fa sapere il portavoce di Matteo Salvini. Eppure a dettare la linea di lotta nel palazzo è lui. E poiché il bombardamento mediatico finora non ha dato risultati, il segretario leghista ci prova coi suoi governatori. Giovedì, a margine della Conferenza Stato-Regioni, i presidenti leghisti proporranno a tutti i colleghi un tavolo.
Obiettivo: elaborare una proposta da sottoporre al Comitato tecnico scientifico e al governo per allentare la stretta delle chiusure. «Non sarà una proposta solo leghista e nemmeno del centrodestra. Vogliamo tenere unita la Conferenza delle Regioni, non dividerla», giura il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga, designato a succedere a Stefano Bonaccini come leader dei presidenti: «Si tratta di fare come lo scorso anno, quando le linee guida della riapertura furono appunto elaborate dalle Regioni e poi sottoposte al governo».
scontri tra ristoratori e polizia davanti montecitorio sgarbi
Alla base, una constatazione: «Ormai le zone rosse sono tali soltanto per modo di dire. Prendiamo per esempio i parrucchieri: hanno la serranda abbassata ma lavorano tutti a domicilio. La gente non ne può più. Serve un piano di riaperture in sicurezza, modulabile, flessibile e consensuale». La linea Salvini, insomma, che ripete di volerne parlare a quattr' occhi con Draghi non appena rientrerà a Roma da una breve vacanza con la famiglia.
Nel concreto, le proposte sono ancora un po' nebulose.
matteo salvini a palermo
Sempre Fedriga: «Potrebbero riaprire i ristoranti che dispongono di posti all' aperto e distanziati, le piscine e le palestre purché l' attività sia individuale o al massimo con l' istruttore, i cinema e i teatri con posti contingentati». E qui c' è da segnalare una non frequentissima attenzione leghista per la cultura, con Salvini che cita come esempio di «nuovo protocollo» quello dell' Arena di Verona per accogliere la prossima estate seimila spettatori invece dei 3.500 dell' anno scorso.
scontri tra ristoratori e polizia davanti montecitorio 9
«È fatto bene, 52 pagine dettagliatissime. Potrebbe diventare un modello per tutti», chiosa Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista, al Mibac, del rigorista Dario Franceschini Resta da capire come l' idea targata Lega sarà recepita dagli altri partiti e dal governo.
Fedriga scommette: «Non sono proposte né di destra né di sinistra, solo di buonsenso.
Le ho anticipate a Bonaccini ed è d' accordo anche lui».
Bonaccini conferma che se ne parlerà. «L' anno scorso ci fu un tavolo tecnico con alcuni assessori che funzionò e permise quasi tutte le riaperture. Si tratta di rimetterli al lavoro. Sia chiaro, però: dobbiamo essere pronti e programmare, ma oggi occorre essere anzitutto prudenti perché il virus non è vinto». Su questo Bonaccini, la cui Regione è tuttora in zona rossa, è allineato al governo. «Non si può fare politica sull' epidemia», dice il ministro della Salute, Roberto Speranza.
scontri tra ristoratori e polizia davanti montecitorio 6
Ma a Palazzo Chigi hanno ormai chiaro che nemmeno i numeri della pandemia riescono più a fermare la protesta dei non garantiti. Draghi ha dato mandato al ministro del Tesoro, Daniele Franco, di accelerare con il nuovo decreto Sostegni, per il quale è necessaria un' altra autorizzazione del Parlamento per 20, forse 30 miliardi di spesa aggiuntiva. Arriverà in coincidenza con il Documento di economia e finanza, probabilmente entro una decina di giorni. «Dobbiamo in ogni caso monitorare i dati e vedere come procede la campagna vaccinale. Quando arriverà la proposta delle Regioni, la valuteremo», spiegano da Palazzo Chigi.
scontri tra ristoratori e polizia davanti montecitorio 7
Perché la situazione permetta parziali riaperture di bar e ristoranti, almeno di giorno, Draghi vuole vedere un calo sensibile e duraturo dei contagi. Lega e Forza Italia da giorni premono perché si possano allargare le maglie delle restrizioni già a partire dal 25 aprile, ma gli esperti del Cts consigliano al premier la massima prudenza. In questi giorni tornano a scuola circa sei milioni fra bambini e ragazzi, e per capire l' impatto della novità sulla curva epidemiologica occorrono le ormai canoniche due settimane.