MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI
«Quello che è certo è che la Lega è al governo, e ci rimane», anche per «vigilare» su Pd e M5sS. Insomma: la Lega «è leale al governo». Ma «ci sono alcuni punti che non sono in discussione, non sono contrattabili». A dirlo, a margine del suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, è stato nella mattinata di domenica Matteo Salvini.
Salvini ha poi dettagliato quali siano alcuni punti «non trattabili», partendo da quello destinato a creare più tensioni: «Sull’obbligo vaccinale tout court su tutta la popolazione italiana non siamo e non saremo mai d’accordo. Se qualcuno ci riproponesse la legge Fornero non potremo essere d’accordo. Se qualcuno volesse la tassa di successione o la patrimoniale non saremmo d’accordo».
salvini draghi
Le dichiarazioni di Salvini arrivano dopo che giovedì, nel corso di una conferenza stampa, il premier Mario Draghi aveva risposto «sì, a entrambe le domande» a chi gli chiedeva se in Italia si andasse «verso l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose». Pochi giorni prima il Carroccio — che fa parte dell’esecutivo — aveva votato in contrapposizione alla maggioranza di governo in commissione Affari sociali alla Camera sull’obbligatorietà del green pass.
matteo salvini con la mascherine pannolino
Nel corso della giornata di sabato, la Lega ha presentato un documento, scritto insieme ai suoi governatori, nel quale ribadisce il principio della volontarietà vaccinale (puntano a promuovere la campagna vaccinale «evitando obblighi o costrizioni» e proponendo tamponi — anche salivari e molecolari — gratis per minori che fanno sport o per chi non può vaccinarsi).
Quanto alla durata del governo, Salvini ha detto che l’esecutivo — almeno negli auspici della Lega — durerà fino alla fine della legislatura: «Non so se il presidente Draghi si vorrà candidare alla presidenza della Repubblica. Se si dovesse candidare lo appoggeremo».
MATTEO SALVINI IN SENATO APPLAUDE DRAGHI
Il leader della Lega si è detto anche favorevole a una difesa comune europea, dopo le parole di Sergio Mattarella che nelle scorse ore ha auspicato una soluzione congiunta Ue. «Sono assolutamente d’accordo: la fuga vergognosa, ingloriosa degli alleati americani dall’Afghanistan impone all’Europa una politica estera comune, una politica di difesa comune, sarebbe assolutamente utile e necessaria oggi più che mai», ha detto Salvini.
SALVINI E GIORGETTI
L’ex vicepremier del governo gialloverde ha attaccato — come Matteo Renzi nei giorni scorsi — il reddito di cittadinanza: «Oggi riconfermerò che metterò la mia firma per una proposta di una legge finanziaria per eliminare il reddito di cittadinanza: sono 8 miliardi di euro mal spesi che devono essere usati per creare lavoro vero e non assistenza».
borghi salvini bagnai
Un’ultima stoccata anche per i dem. «Con tutti i soldi che il Tesoro, quindi gli italiani, hanno messo in Monte Paschi per rimediare ai danni fatti dalla pessima gestione del Partito Democratico, io penso che metterci dei soldi per rimettere veramente sul mercato la banca avrebbe un senso», ha detto Salvini. Che tratteggia anche una soluzione alternativa. Mps potrebbe diventare una grande banca del territorio, unendosi ad altre grandi banche. Auspico delle fusioni ma non delle svendite. Quella con Unicredit non sarebbe una fusione ma una cancellazione di un marchio storico».
SALVINI DRAGHI MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI FEDERICO DINCA GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI matteo salvini claudio borghi