Flavia Amabile per “la Stampa”
matteo salvini voto ddl zan
Torna il ddl Zan, ripresentato dal Pd in Senato. Il più contento è il leader della Lega Matteo Salvini. Ieri, infatti, durante un'iniziativa elettorale, è tornato su un antico cavallo di battaglia. «Se vogliono insegnare l'educazione sessuale a mia figlia che ha nove anni e le spiegano che è fluida, te lo faccio vedere io cosa è fluido...».
Nonostante il tono macho e il mento volitivo, se avesse davvero letto il ddl, Salvini saprebbe che prevede la promozione della cultura del rispetto e dell'inclusione per contrastare pregiudizi, discriminazioni e violenze derivanti dall'orientamento sessuale. Vuol dire che nessuno spiegherà alla figlia di Salvini, né ad altri, quale orientamento sessuale avere. È il principio su cui si basa il ddl: nessuno può decidere sui desideri altrui. Nemmeno Salvini su quelli della figlia.
i senatori del pd intorno a letta dopo il voto sulla tagliola ddl zan