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    C’È MARETTA A DESTRA - ORMAI DA TEMPO SALVINI E LA MELONI NON SI PARLANO PIÙ IN PRIVATO, E PUBBLICAMENTE NON PERDONO OCCASIONE PER LANCIARSI FRECCIATINE - A FAR PRECIPITARE LA SITUAZIONE È STATA L’IMPASSE SUL COPASIR, MA C’È ANCHE LA QUESTIONE AMMINISTRATIVE. DOVE C’È IL RISCHIO, SEMPRE PIÙ CONCRETO, DI CORRERE SEPARATI…


     
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    Emilio Pucci per “il Messaggero”

     

    MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

    Rapporti completamente inesistenti. Se si interrogano i big della Lega o quelli di FdI la risposta è una sola: da tempo Meloni e Salvini non si parlano più. Incomunicabilità che rischia seriamente di complicare la partita delle amministrative, al di là delle rinunce di Albertini a Milano e Bertolaso a Roma.

     

    matteo salvini a pranzo per convincere gabriele albertini matteo salvini a pranzo per convincere gabriele albertini

    L' ex sindaco del capoluogo lombardo ha fatto sapere con una lettera a Libero di volersi sfilare, per motivi di famiglia ma anche perché è stato «solo» Salvini a promuovere la sua candidatura. «Sono mesi che cerco di costruire e unire il centrodestra in vista delle amministrative», il commento furente del capo leghista.

     

    MELONI SALVINI BERTOLASO MELONI SALVINI BERTOLASO

    «A Roma e Milano avevamo i candidati giusti: Bertolaso e Albertini, ma altri hanno detto no per settimane e mesi e loro hanno perso la pazienza». In mattinata ha chiamato personalmente Albertini, ottenendone la promessa che «sarà comunque in squadra». Ma a Milano per ora in pista c' è il centrista Lupi, Moratti che pure è stata contattata ha detto no.

    matteo salvini raffaele volpi simone di stefano matteo salvini raffaele volpi simone di stefano

     

    Corsa sempre più complicata a Roma anche per l' ex numero uno della Protezione civile: FdI non lo vuole, a meno che Zingaretti non si candidi a sindaco della Capitale, nel qual caso Fratelli d' Italia indicherebbe un proprio esponente (Lollobrigida) per la Regione, lasciando libera la casella per il Campidoglio.

     

    Ogni trattativa dovrà comunque passare attraverso un vertice che da mesi viene annunciato ma mai convocato. E FdI attacca Salvini a testa bassa: il caos è colpa sua, è lui a non voler convocare il tavolo, noi siamo pronti senza preclusioni né polemiche, la risposta.

     

    FATTORE COPASIR

    ADOLFO URSO GIORGIA MELONI ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

    A far precipitare la situazione l' impasse sul Copasir, con la presidente di FdI che attende un cambio di passo da parte dell' alleato per sanare quella che definisce una ferita istituzionale. Draghi verrà presto audito dall' organo di vigilanza e FdI non ci sarà.

    Uno smacco per Meloni. Salvini ritiene che il dossier sulle comunali debba essere affrontato senza legarlo a quello del Copasir e fa slittare il timing dell' incontro.

     

    Il suo sospetto è che Meloni voglia farlo perdere alle amministrative di proposito: «Vuole solo farmi fuori e utilizza ogni mezzo per il suo obiettivo», continua a confidare ai suoi. La competion a destra (per il Financial Times Meloni è l' astro nascente che rischia di superare Salvini) ha raggiunto il picco massimo.

     

    MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI SELFIE IN PIAZZA

    «FdI fa opposizione non solo a Roma ma anche nelle regioni dove governa con noi», l' accusa di Lega e FI che hanno creato «il centrodestra di governo», un asse a due per mettere all' angolo l' alleata scomoda, lanciando segnali governisti come il «pronto a sostenere convintamente Draghi al Quirinale», annunciato ieri da Salvini. «Una follia», per la leader di FdI. Da qui il gelo. «Ho perso la pazienza», dice l' ex ministro dell' Interno, denunciando i troppi no nel centrodestra.

     

    Ora il rischio sempre più concreto è che si vada in ordine sparso all' appuntamento di ottobre. «C' è ancora tempo», mettono le mani avanti in FdI, «ma è Salvini che deve sciogliere i nodi». Meloni vuole l' accusa nella Lega logorare Salvini, sbarrargli la strada della leadership. «Preferisce insomma far vincere i suoi avversari», il ragionamento di un big. I pontieri sono da settimane al lavoro per un incontro.

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