Emanuele Lauria per repubblica.it - Estratti
luca sammartino matteo salvini
«Le nostre chat ribollono: mi saranno arrivate decine di messaggi indignati», dice a fine serata Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e volto storico della Lega. Sdraiato su una poltrona, prima di entrare negli studi di Metropolis, Centinaio ha poca voglia di parlare ma sul tema del giorno non si sottrae. Domanda: c’è un problema di selezione della classe dirigente nel Sud? Il big del Carroccio allarga le braccia: «Beh, è evidente».
Va così, in queste ore di tumulto attorno alla corte di Matteo Salvini. Nelle stanze del gruppo parlamentare della Camera non si parla d’altro che dell’inchiesta che ha travolto il ras catanese del voto Luca Sammartino. Con l’oggettivo imbarazzo legato al fatto che quelle stanze sono frequentate anche da Valeria Sudano, deputata della Lega e compagna di vita di Sammartino.
luca sammartino
Andrea Crippa e Claudio Durigon, fedelissimi di Matteo Salvini, timidamente, alludono a una giustizia a orologeria, alla “strana coincidenza” di un provvedimento giunto alla vigilia delle Europee.
Ma si fa fatica a nascondere un dato acclarato: il progetto salviniano di espansione della Lega nel Meridione sta fallendo. Allo stesso tempo il Nord, vittima di un’emorragia di consensi, ormai è in rivolta, si sente abbandonato, si ritrova nelle bordate del vecchio capo Umberto Bossi: «Non mi pare che Salvini abbia mostrato attenzione per la questione settentrionale: alla Lega serve un nuovo leader». Sottovoce, ma neppure tanto, esponenti di primo piano del partito negli ultimi giorni avevano mostrato perplessità per le ultime manovre volte, tra l’altro, ad arruolare il democristianissimo molisano Aldo Patriciello, poi le trattative (fallite) con l’Mpa di Raffaele Lombardo. Il caso Sammartino ha fatto traboccare il vaso.
matteo salvini
E sì che il viaggio verso il Meridione del Carroccio aveva premiato Salvini, contribuendo al clamoroso 34 per cento delle Europee 2019. Quell’operazione è stata possibile grazie al massiccio reclutamento di esponenti della vecchia classe dirigente (o i loro eredi), spesso e volentieri con guai giudiziari. Un peccato originale che si è ripetuto in ogni regione. Fino a trasformarsi in un boomerang.
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