Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
IL VIDEOMESSAGGIO DI MATTEO SALVINI ALLA SCUOLA POLITICA DELLA LEGA
Matteo Salvini va alla guerra. Contro tutti o, almeno, molti: i magistrati che sbagliano, i giornali, il politicamente corretto, pure i limiti di velocità sulle strade urbane. E chiede ai militanti un’investitura delle sue posizioni tramite un questionario.
Che la campagna elettorale per le Europee fosse iniziata non c’erano dubbi. E ieri il vicepremier leghista ha dato fuoco alle polveri con toni che paiono da opposizione.
Salvini — assai colpito, dicono, dai successi degli alleati di Afd in Germania — ha confermato che il campo in cui intende giocare è quello della destra più spinta.
giorgia meloni matteo salvini atreju
La scena è quella della Scuola di formazione politica della Lega, fondata da Armando Siri. In collegamento, Salvini parte subito forte: «[…] L’Europa la cambiamo, finalmente una maggioranza di centrodestra. Populisti o sovranisti sono insulti? Per me sono medaglie. Populista? Sì. Sovranista? Sì».
Chissà se Salvini sta parlando […] anche alla premier Meloni: «Alle prossime Europee dimostreremo chi siamo e quanti siamo, a costo di essere da soli, per poi costruire una famiglia, una comunità di cambiamento». Il tutto significa, soprattutto, «una maggioranza finalmente senza i socialisti». E cioè, «senza i servi del politicamente corretto».
GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
In realtà, sull’alleanza con i socialisti, Salvini chiede un parere. Meglio: un’investitura. Nei giorni scorsi ha infatti inviato ai militanti un questionario in cui la domanda è nero su bianco: «Ci dobbiamo alleare in Europa con i socialisti?». Insieme a «Compreresti un’auto elettrica?» e «Meglio Trump, Joe Biden o Michelle Obama, Nikki Haley, Robert F. Kennedy Jr?». Fino a: «Come valuti l’operato del governo in questi primi 15 mesi?».
Poi, tocca alla Giustizia. Salvini sui social parte dalla multa da 83,3 milioni di dollari inflitta a Donald Trump per la diffamazione di Jean Carroll: «Anche oltreoceano, magistratura che fa politica e sentenze ad orologeria. Ma negli Usa, come in Italia e in Europa, tutto questo non basterà a fermare il vento del cambiamento». In collegamento con la scuola, il segretario leghista rimane in Italia: «Non saremo un Paese compiutamente libero, democratico, moderno e sviluppato senza una profonda, necessaria, giusta, condivisa e urgente riforma della giustizia».
salvini le pen
I punti sono: «Separazione della carriere e chi sbaglia paga, responsabilità anche personale di coloro che amministrano la libertà di uomini e donne: se sbagliano, come qualsiasi altro lavoratore, devono pagare le conseguenze del loro drammatico errore». […]
matteo salvini e le armi GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI matteo salvini a quarta repubblica 10 autonomia differenziata vignetta by rolli il giornalone la stampa