Da open.online
SALVINI PIANTEDOSI
«I decreti sicurezza? Li abbiamo scritti insieme». Così Matteo Salvini presentava Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del leader della Lega al Viminale e ora destinato a ricoprire la carica di ministro dell’Interno che fu del segretario di via Bellerio. Campano di nascita, 59 anni, sposato con due figlie, si è laureato in Giurisprudenza a Bologna ed è qui che ha iniziato la sua carriera, come capo di gabinetto nella prefettura. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali, guidati da partiti diversi.
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Nel 2011 è stato nominato prefetto di Lodi, ma già nel 2009 è stato chiamato dal ministero dell’Interno per dirigere l’Ufficio relazioni parlamentari, per poi diventare capo di gabinetto del capo dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie. Nel 2012 è tornato al ministero e, sotto il governo Monti, ha ricevuto l’incarico di vice capo di gabinetto al Viminale guidato da Annamaria Cancellieri. È poi diventato vice capo di gabinetto vicario e nel 2012 vice direttore generale della pubblica sicurezza per l’attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia.
A cavallo tra il 2017 e il 2018 è tornato a Bologna come prefetto, su indicazione del ministro del partito democratico Marco Minniti, e l’11 giugno 2018 è diventato capo di gabinetto del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Una collaborazione apprezzata dal leader della Lega, che ne ha sottolineato l’importante ruolo nella stesura dei decreti sicurezza. Negli anni del suo gabinetto ha affrontato anche la crisi dei «porti chiusi». Da agosto 2020 è prefetto della Capitale e ora è destinato a sostituire la ministra Luciana Lamorgese al Viminale.
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