Franco Giubilei per “la Stampa”
a san marino bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte 1
La repubblica arroccata sul Monte Titano non è mai stata famosa per la movida, ma ora, con la riviera romagnola e il resto d' Italia oscurati per lo stop ai locali alle 18, ristoranti e pub di San Marino aperti fino a mezzanotte brillano come fari accesi nel buio.
E infatti nella notte di Champions, quando la Juve giocava col Barcellona, il centralissimo bar Guaita offriva un panorama che fino a pochi giorni fa era consueto in tutte le città italiane ma che adesso non lo è più: ragazzi seduti ai tavolini con la birra in mano e gli occhi puntati sugli schermi tv.
ROBERTO BURIONI E I MORTI DI CORONAVIRUS A SAN MARINO
«Sono venuto da Rimini apposta per poter vedere la partita - dice Giorgio, 28 anni, impiegato comunale -.Da noi non si può più, San Marino è vicina e ho pensato di farmi pochi chilometri in macchina pur di non perdermela. Stasera non c' è tanta gente venuta da fuori, ma nel weekend le cose cambieranno».
a san marino bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte
Una prospettiva, questa della migrazione serale a San Marino (per altro tra i Paesi con il più alto tasso di mortalità per Covid, complici le dimensioni ridotte della repubblica), che piace pochissimo ai comuni della zona, tanto che ieri 13 sindaci del Riminese e il presidente della provincia hanno scritto alle autorità della repubblica sottolineando la necessità di far fronte al pericolo-Covid adottando le stesse contromisure: «I nostri territori sono profondamente interconnessi, con ingenti flussi quotidiani di persone e merci.
Un' efficace lotta contro la diffusione della pandemia richiede strategie condivise e il più possibile allineate». A San Marino una stretta c' è stata, col divieto di organizzare feste private e più controlli, ma i locali continueranno a restare aperti di sera, sia pure con orario di chiusura anticipato alle 24.
a san marino bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte 2
«Noi riceviamo molte telefonate di gente da fuori che s' informa, sicuramente ci aspettiamo un aumento di clienti dall' Italia - dicono i gestori del ristorante Braschi -. Qui lavoriamo in sicurezza, usiamo tutti i dispositivi e facciamo osservare il distanziamento. Speriamo che non ci facciano chiudere la sera anche qui, sennò andiamo tutti a gambe all' aria».
Più su, fra le mura medievali del centro, bar ed enoteche presentano il volto usuale dei locali di qualsiasi città italiana pre-dpcm: coppie che chiacchierano davanti a un bicchiere di vino, ragazzi con la mascherina al bancone a pagare (in piedi non si può stare). «Da noi la casistica dei contagi è molto bassa, siamo una realtà piccola - osserva John Selva, titolare del Giulietti Km 0 -.
san marino
Qualcuno dall' Italia è già venuto, ho qui due persone da Misano arrivate perché da loro è tutto chiuso. Già ora c' è tolleranza zero: se non si rispettano distanze e divieti di assembramenti c' è la sospensione della licenza e una multa da 1.000 euro per cliente e locale».
Nell' enoteca che dà sulla stessa piazza sottolineano che la situazione nella repubblica è tranquilla: «Qui la movida non c' è mai stata, prima eravamo noi ad andare in Riviera - dice Jacopo Giusto, uno dei due soci -. A San Marino c' è una grande vivibilità, non siamo Las Vegas».
san marino discoteche
Eppure già l' estate scorsa, quando le discoteche della costa erano sprangate, promoter e impresari venivano sul monte Titano a organizzare serate di ballo latino e un grande evento di musica techno, con polemiche annesse. Ora però la cautela è maggiore, spiega Daniel Francesconi, titolare del bar Guaita: «Nei weekend abbiamo steward che fanno osservare le regole: sabato abbiamo allontanato dei clienti che non rispettavano le disposizioni». Più a valle, al Rosen Bowl Pub, un ragazzo la butta sul campanilismo: «Ci sono pressioni da Rimini, qualcuno ci dà degli untori, forse perché è invidioso»
migliaia di persone ballano a san marino san marino 2 san marino discoteche aperte in barba al coronavirus ospedale san marino