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    SANITÀ DEL CAZZO – L'UOMO CHE AREZZO HA SUBITO L’AMPUTAZIONE DEL PENE DOPO UNA ERRATA DIAGNOSI TUMORE, CHIEDE DI ESSERE RISARCITO. IL MEDICO CHE HA ESEGUITO L’INTERVENTO ORA RISCHIA IL PROCESSO - LA CAUSA DELL'ERRORE FATALE SAREBBE COLLEGATA AD UNA CONSEGNA TARDIVA DEGLI ESAMI ISTOLOGICI…


     
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    Estratto da gazzettino.it

    Pene amputato per un tumore, ma scopre che il cancro non c'era: inchiesta ad Arezzo

    Lo choc e l'inchiesta. L'intervento chirurgico è riuscito, l'amputazione del pene, ma il tumore non c'era e così l'urologo è sotto accusa mentre il paziente si ritiene vittima di un gravissimo danno e chiede di essere risarcito. 

     

     

    A rischiare il processo, riferisce il «Corriere di Arezzo», è un medico trentenne che il 13 novembre 2018 eseguì all'ospedale San Donato di Arezzo l'operazione chirurgica demolitiva su un uomo, classe 1954, della Valtiberina, che era stato precedentemente visitato in ottobre. Si sospettava una «patologia tumorale al pene» poi smentita dagli esami istologici «tardivi», secondo i legali del paziente, sui tessuti prelevati.

     

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