Liana Milella per repubblica.it - Estratti
nordio
Via l’abuso d’ufficio dal codice penale. Resterà un buco al posto dell’articolo 323. Oggi è arrivato, in commissione Giustizia al Senato, il primo voto. A favore tutta la maggioranza e anche Italia viva con Ivan Scalfarotto. Contro, in modo compatto, le opposizioni, Pd, M5S, Avs.
Bocciata anche la proposta del Pd che aveva chiesto di distinguere la responsabilità “politica” dei sindaci da quella dei tecnici. Entusiasta il Guardasigilli Carlo Nordio che, a voto avvenuto, lo mette sul tavolo della sua premier: “L’abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà a un’accelerazione delle procedure e avrà quell’impatto favorevole sull’economia auspicato nei giorni scorsi da Giorgia Meloni”.
MATTEO RENZI GIORGIA MELONI
Ma non basta. Viene attenuato anche il reato di traffico d’influenze, ugualmente raccomandato dalla Ue. Mentre la Lega ha presentato un emendamento che riscrive la legge Severino sull’incandidabilità e decadenza di parlamentari e amministratori condannati a due anni, eliminando l’obbligo di sospendere questi ultimi dopo la sentenza di primo grado. Un ulteriore “favore”, dopo la soppressione dell’abuso d’ufficio, proprio al “partito dei sindaci” che da molto tempo chiedevano di cancellare una norma che li obbligava a lasciare l’incarico, anche se poi in Cassazione venivano assolti.
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sergio mattarella giorgia meloni