1 - SARRI, FEELING MAI NATO IL TRAMONTO DELL'IDEA E LA FREDDEZZA DELL'ADDIO
A. Ba. - G. Odd. Per “la Stampa”
JUVE LIONE SARRI
Un amore mai sbocciato, una rivoluzione subito fallita. Maurizio Sarri è durato ben più del sarrismo che avrebbe dovuto portare alla Juventus un anno fa, ma la sua (breve) epoca bianconera si chiude con un amaro esonero dopo 419 giorni di lavoro, 52 partite giocate in una stagione senza precedenti e uno scudetto appena messo in bacheca. L' eliminazione agli ottavi di Champions, contro il Lione, è stato il punto di non ritorno, però la decisione di cacciarlo non è figlia di quella beffarda vittoria: da tempo i dirigenti bianconeri stavano valutando l' ipotesi di cambiare allenatore e così gli ultimi giorni sono stati un lungo e freddo addio.
maurizio sarri
Le parole e gli atteggiamenti del tecnico toscano, subito dopo la conquista del tricolore e prima della partita più importante dell' anno («I dirigenti non sono dei dilettanti, il mio lavoro non verrà valutato dall' esito di un' unica gara»), lasciavano intendere quanto fosse vicino il capolinea per Sarri.
Paga per un feeling mai nato con l' ambiente, anche per gli atteggiamenti così poco juventini, ma soprattutto il fallimento di non essere riuscito ad imporre la sua Idea in campo e nello spogliatoio. Proprio con i giocatori è spesso entrato in conflitto per metodi e modi controversi: ci sono state incomprensioni con la vecchia guardia (anche con Barzagli che gli faceva da assistente), con Pjanic e con Ronaldo.
cr7 sarri
Dalla fuga dallo Stadium durante Juve-Milan, dopo una sostituzione non gradita, al rifiuto di fare il centravanti: non sono mancati gli attriti con il portoghese, così come le delusioni per le sconfitte nelle finali di Coppa Italia e Supercoppa oltre al mancato accesso nella Final Eight di Champions.
Douglas Costa, sollievo social Non è dunque un caso se nessun calciatore ha lasciato un messaggio sui social per salutare o ringraziare Sarri. Anzi Douglas Costa, così come gli ex bianconeri Emre Can e Mandzukic, hanno apprezzato con un like la notizia ufficiale dell' esonero.
Un silenzio emblematico, tale e quale a quello di Andrea Agnelli che non l' aveva citato nella famosa conferenza per presentare Andrea Pirlo lo scorso 31 luglio.Certe cose non succedono per sbaglio, anche se il presidente aveva rassicurato Sarri sulla solidità dell' avventura dopo la finale di Roma persa contro il Napoli ai rigori. Anche per questo il tecnico c' è rimasto male e adesso rispetterà il contratto da oltre 7 milioni di euro netti a stagione fino al 30 giugno 2022 (uno sicuro più un altro di opzione). Non gli mancherà il tempo per rimirare la medaglia dello scudetto, ricevuta appena otto giorni fa.
sarri pjanic
2 - SARRI LICENZIATO COME UNA CAMERIERA A ORE
Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”
Per chi non segue con passione il calcio questa è una notizia del cavolo: la Juventus ha licenziato l' allenatore che ha portato la squadra a vincere lo scudetto, ma non è riuscito a trascinarla verso la finale di Champions. Capirai che delitto. La competizione europea per i bianconeri è da sempre un calvario. Quindi il crimine attribuito a Maurizio Sarri, ottimo trainer, non è da ergastolo.
sarri meme 1
Costui non meritava un siluramento, visto che comunque ha conquistato lo scudetto. Niente da fare. I signorotti torinesi essendo sia inflessibili sia presuntuosi hanno preso l' allenatore a pedate nel sedere e lo hanno cacciato malamente. Per altro senza avere ancora individuato un successore sulla carta migliore. Io non conosco Sarri personalmente ma sono memore delle sua imprese alla guida del Napoli e prima ancora dell' Empoli, per cui non posso non stimarlo e deplorare il suo allontamento avvenuto in circostanze vergognose.
sarri de laurentiis agnelli
Uno porta a casa mi pare il nono scudetto, avendo dominato il campionato nazionale, e anziché un premio gli rifilano il benservito come usa con le serve a ore.
E solo perché giovedì sera la Juve contro il Lione ha vinto a 2 a 1 quando sarebbe stato necessario un 3 a 1 per passare il turno.
Agnelli non ha sentito ragioni e anziché bocciare se stesso ha messo alla porta il tecnico in modo brutale. Una mossa da padrone delle ferriere che fa venire voglia di rispolverare il comunismo anche se mi sta sui palloni. Ma la cosa non mi stupisce più di tanto. Infatti qualche tempo fa la tigre vestita da Agnellino ebbe a dire in sede europea: ma che ci fa l' Atalanta in Champions, certe squadrette non meritano il grande palcoscenico del calcio, stiano in Patria e non disturbino noi principi.
maurizio sarri paulo dybala
Segnalo a questo gentiluomo dei miei stivali che l' Atalanta è ancora in gara per ottenere il trono mentre la sua, pur essendo fortissima, è alla canna del gas. Nello sport va avanti chi ottiene buoni risultati e non chi pensa basti la Panda per andare avanti. Reclamiamo un po' di rispetto per Sarri e per i pedatori eccelsi di Bergamo.